domenica 11 novembre 2012

Mons. Georg Ratzinger accoglie il Papa nella Sistina con il coro (Izzo)

PAPA: MONSIGNOR RATZINGER LO ACCOGLIE NELLA SISTINA CON IL CORO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 nov. 


Monsignor Georg Ratzinger, il fratello musicista del Papa, ha accolto questo pomeriggio con comprensibile emozione l'ingresso di Benedetto XVI nella Cappella Sistina, dove per la prima volta dall'inizio del Pontificato sono state eseguite alcune composizioni tratte dalla Missa 
"L'Anno Santo" un'opera musicale scritta dall'anziano sacerdote in stile tardo-romantico. Hanno accolto il Papa anche numerosi cardinali tra i quali Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, e gli arcivescovi Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, Giuseppe Sciacca, segretario del Governatorato, e Ludwig Muller, prefetto della Congregazione della Fede ed ex arcivescovo di Ratisbona diocesi dove monsignor Georg ha prestato servizio per circa mezzo secolo come direttore del famosissimo coro della cattedrale.
Il programma - eseguito dal coro della Sistina diretto dal salesiano don Massimo Palombella - e' stato aperto da un canto gregoriano, "Nos autem gloriari", per poi passare al "Kyrie" e al "Gloria" della Missa composta da Georg Ratzinger. E' stato eseguito anche il Credo dalla Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina che ha preceduto "Sanctus, Benedictus e Agnus Dei", ancora dalla Missa "L'Anno Santo". A conclusione anche un brano dello stesso maestro Palombella, "O sacrum convivium" e il Tu es Petrus di Colin Mawby. Il concerto privato si inserisce nell'ambito dell'undicesimo Festival internazionale di musica e arte sacra che nella stessa serata di oggi, a Santa Maria Maggiore, ha proposto anche il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi diretto da Ulrich Stoetzel.
In un'intervista alla Radio Vaticana, il maestro Palombella ha definito oggi Georg Ratzinger "un musicista completo che ha curato la tecnica della direzione, che ha curato la tecnica del coro, che ha curato l'aspetto compositivo, cioe' tutto". "Non e' un uomo - ha detto - che scrive come si scriveva o che scrive facendo il verso. Si capisce dalla sua musica che ha frequentato i grandi ma che ha fatto una sua sintesi. Si tratta di una Messa con una scrittura tardo-romantica, con influssi di Beethoven, di Wagner, che rimane radicata nella tradizione ma e' capace di ampliarla". Secondo Palombella, l'opera del fratello del Papa e' molto attuale perche' "cerca di declinare la fede della Chiesa in questa cultura, che e' un po' il compito, in fin dei conti, dell'evangelizzazione. Dobbiamo parlare all'uomo e alla cultura di oggi - ha spiegato il salesiano - non a quella di ieri". 


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