domenica 11 novembre 2012

Il Papa: ringrazio Dio per la testimonianza di Maria Luisa Prosperi (Izzo)


PAPA: RINGRAZIO DIO PER LA TESTIMONIANZA DI MARIA LUISA PROSPERI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 nov. 

Benedetto XVI ha ricordato oggi la figura di Maria Luisa Prosperi, monaca benedettina vissuta nella prima meta' del secolo XIX nel monastero di Trevi, del quale era la  badessa, e che ieri e' stata proclamata beata nella Cattedrale di Spoleto.  "Insieme con tutta la
Famiglia benedettina e la Comunita' diocesana di Spoleto-Norcia, rendiamo lode al Signore - ha detto il Pontefice - per questa sua figlia, che ha voluto associare in modo singolare alla Passione di Cristo".
Nell'omelia della celebrazione, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi ha descritto la Prosperi come donna innamorata di Dio, immersa nel suo mistero di amore, tutta risonante di grazia divina. "Cio' che rendeva appassionata la sua vita - ha detto - era la fede, che, come vela gonfiata dal soffio dello Spirito Santo, la conduceva al largo nelle acque pure dell'abbraccio divino. 
La fede ferma, salda, illimitata, la elevava alle vette dei misteri di Dio. Per difendere la sua fede era disposta a versare il sangue. La parola martirio le faceva battere il cuore e infiammare il volto. Sarebbe stata per lei una gioia immensa morire per Gesu'".
La Prosperi, ha aggiunto il porporato salesiano, "visse e mori' povera in una cella disadorna. 
Amava la poverta'. Sceglieva sempre la roba piu' rozza, piu' vile, spesso dismessa dagli altri. L'unica sua ricchezza era l'amore a Gesu' crocifisso ed eucaristico e la carita' verso tutti. 
Era umile nelle mille incomprensioni e umiliazioni della vita comunitaria e si sentiva a disagio di fronte alle lodi, alla stima e all'apprezzamento altrui. L'umilta' era il distintivo della sua santita'. "Cio' che la nuova Beata consegna a tutti noi - ha poi  concluso il cardinale Amato -  e' il messaggio della vita di fede". 

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