venerdì 16 novembre 2012

Il Papa: i ragazzi di oggi più a rischio dei loro genitori. Usare internet per evangelizzare i lontani, ma attenti alle insidie (Izzo)


PAPA: RAGAZZI DI OGGI PIU' A RISCHIO DEI LORO GENITORI

Salvatore Izzo

(AGi) - CdV, 16 nov. 

"Dovete essere ben piu' profondamente radicati nella fede della generazione dei vostri genitori, per poter resistere con
forza e decisione alle sfide e alle tentazioni di questo tempo". 
Lo scrive il Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventu' che si celebrera' in luglio a Rio de Janeiro. Altro che "magnifiche sorti e progressive" di leopardiana memoria, nel testo diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Pontefice teologo constata che la trasmissione della fede tra le generazioni oggi e' messa a dura prova e sottolinea che l'urgenza di portare il Vangelo fino "agli estremi confini della Terra" deve spingere alla missionarieta' nella vita quotidiana, per raggiungere tutti gli uomini di oggi.
"Alcuni - osserva - sono lontani geograficamente, altri invece sono lontani perche' la loro cultura non lascia spazio a Dio; alcuni non hanno ancora accolto il Vangelo personalmente, altri invece, pur avendolo ricevuto, vivono come se Dio non esistesse". 
In proposito Benedetto XVI rinnova l'appello del Concilio ai giovani affinche' siano essi stessi i primi evangelizzatori dei loro coetanei, ma rileva che per i ragazzi di oggi risulta ancora piu' arduo raccoglierlo. "Stiamo attraversando - ammette - un periodo storico molto particolare: il progresso tecnico ci ha offerto possibilita' inedite di interazione tra uomini e tra popolazioni, ma la globalizzazione di queste relazioni sara' positiva e fara' crescere il mondo in umanita' solo se sara' fondata non sul materialismo ma sull'amore, l'unica realta' capace di colmare il cuore di ciascuno e di unire le persone".
"I popoli ai quali siamo inviati - sottolinea dunque il Pontefice nel messaggio per la Gmg di Rio - non sono soltanto gli altri Paesi del mondo, ma anche i diversi ambiti di vita: le famiglie, i quartieri, gli ambienti di studio o di lavoro, i gruppi di amici e i luoghi del tempo libero". 
"A tutti - esorta - apriamo la porta del nostro cuore; cerchiamo di entrare in dialogo, nella semplicita' e nel rispetto: questo dialogo, se vissuto in una vera amicizia, portera' frutto".
"L'annuncio gioioso del Vangelo - assicura Papa Ratzinger - e' destinato a tutti gli ambiti della nostra vita, senza alcun limite". 
Ai giovani cattolici ricorda poi le generazioni che li hanno preceduto: "tanti credenti - afferma - ci hanno trasmesso la fede con coraggio, affrontando prove e incomprensioni". 
"Non dimentichiamolo mai: facciamo parte di una catena immensa di uomini e donne che ci hanno trasmesso la verita' della fede e contano su di noi affinche' altri la ricevano".
Per il Papa, del resto, "l'essere missionari presuppone la conoscenza di questo patrimonio
ricevuto, che e' la fede della Chiesa: e' necessario - conclude raccomandando di leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica almeno nell'agile compendio o nell'avveniristico volumetto 'Youcat' pubblicato proprio per la Gmg - conoscere cio' in cui si crede, per poterlo annunciare". 


© Copyright (AGI)

PAPA: INTERNET PER EVANGELIZZARE LONTANI, MA ATTENTI A INSIDIE


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 nov. 

Internet puo' aiutare la Chiesa a raggiungere i giovani di oggi. 
Lo scrive il Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventu' che si celebrera' a Rio de Janeiro in luglio. Benedetto XVI invita i giovani cattolici ad essere essi stessi i primi missionari per i loro coetanei che incontrano "nel continente digitale", e li esorta a prpararsi a questo compito leggendo il Catechismo, per conoscere la fede "con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer".
In particolare, raccomanda il Pontefice rivolgendosi ai giovani cattolici, "sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita". "A voi, giovani, che quasi spontaneamente vi trovate in sintonia con questi nuovi mezzi di comunicazione, spetta in particolare il compito della evangelizzazione di questo continente digitale", ribadisce citando il messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2009. 
"Sappiate dunque usare con saggezza questo mezzo, considerando anche le insidie che esso contiene, in particolare il rischio della dipendenza, di confondere il mondo reale con quello virtuale, di sostituire l’incontro e il dialogo diretto con le persone con i contatti in rete". 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: