giovedì 1 novembre 2012

Folla in Piazza San Pietro per l'Angelus e la corsa dei Santi. Il Papa: è possibile la vittoria sull'egoismo e sulla morte (Izzo)

PAPA: FOLLA IN PIAZZA SAN PIETRO PER ANGELUS E CORSA DEI SANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 1 nov. 

Nonostante il tempo non sia bello, una grande folla e' in attesa di entrare in piazza San Pietro per partecipare alla preghiera dell'Angelus, che Benedetto XVI guidera' dalla finestra del suo studio privato, alla terza Loggia del Palazzo Apostolico. Tra i fedeli molto numerosi sono i partecipanti alla ormai tradizionale "Corsa dei Santi", un evento promosso dalla Fondazione Don Bosco nel Mondo onlus che da' appuntamento ai romani ogni primo novembre, festa di Ognissanti.
La manifestazione e' articolata in due percorsi, entrambi con partenza e arrivo in piazza Pio XII, cioe' al confine tra Italia e Stato della Citta' del Vaticano (piazza San Pietro): la gara competitiva di cira 10,5 chilometri (iscritta nel calendario Fidal) e la corsa non competitiva di circa 3 chilometri, che e' aperta a tutti. 

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PAPA: E' POSSIBILE LA VITTORIA SULL'EGOISMO E SULLA MORTE



Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 1 nov. 

"Nei santi vediamo la vittoria dell'amore sull'egoismo e sulla morte: vediamo che seguire Cristo porta alla vita, alla vita eterna, e da' senso al presente, ad ogni attimo che passa, perche' lo riempie d'amore, di speranza". Benedetto XVI ha commentato con queste parole il messaggio della Festa di Ognissanti, che si celebra oggi, e della commemorazione dei defunti che ricorre domani. 
"Solo la fede nella vita eterna - ha aggiunto in proposito - ci fa amare veramente la storia e il presente, ma senza attaccamenti, nella liberta' del pellegrino, che ama la terra perche' ha il cuore in Cielo".
Per il Pontefice "i Santi, quelli che la Chiesa proclama tali, ma anche tutti i santi e le sante che solo Dio conosce, e che oggi pure celebriamo, hanno vissuto intensamente questa dinamica". Infatti, ha spiegato, "in ciascuno di loro, in modo molto personale, si e' reso presente Cristo, grazie al suo Spirito che opera mediante la Parola e i Sacramenti". 
"Nella festa di oggi - ha sottolineato il Papa teologo - noi pregustiamo la bellezza di questa vita di totale apertura allo sguardo d'amore di Dio e dei fratelli, in cui siamo certi di raggiungere Dio nell'altro e l'altro in Dio". "Con questa fede piena di speranza noi - ha poi concluso - veneriamo tutti i santi, e ci prepariamo a commemorare domani i fedeli defunti. La Vergine Maria ci ottenga la grazia di credere fortemente nella vita eterna e di sentirci in vera comunione con i nostri cari defunti". 

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