sabato 10 novembre 2012

Da evangelici e anglocattolici. La voce di chi difende la tradizione

Da evangelici e anglocattolici

La voce di chi difende la tradizione


Londra, 9. Not fit for purpose, (“Non adatto allo scopo”): questo è il titolo dato a un opuscolo contro la consacrazione delle donne vescovo che in questi giorni è giunto all'indirizzo dei membri del sinodo della Comunione anglicana che nei prossimi giorni dovranno decidere in via definitiva sul controverso tema.

La pubblicazione dell'opuscolo -- riferisce l'agenzia Sir -- è avvenuta a cura dei gruppi evangelico e anglocattolico che all'interno della Comunione si sono espressi in maniera negativa nei confronti dell'apertura alle donne vescovo. Il nuovo regolamento dovrà essere approvato dalle tre Camere che rappresentano laici, pastori e vescovi. Il primate della Comunione, l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams -- che da lungo tempo ha invece espresso il suo favore alla consacrazione -- ha lanciato nei giorni scorsi una campagna intitolata «Enough waiting», ovvero «Basta di aspettare», con la quale ha voluto rilanciare l'esortazione ad approvare il regolamento. Un rappresentante degli anglicani che non vogliono contrapposizioni con la Chiesa cattolica, Martin Dales, ha però osservato che ai membri del sinodo «viene chiesto di dire sì senza che la legge contenga delle misure per accomodare chi non è a favore». Certo, ha aggiunto Dales, «si dice che nel codice che seguirà alla legislazione vi sarà la garanzia che verremo seguiti da un vescovo uomo, ma di questo, per il momento non c'è alcuna certezza».
Il confronto è quindi ancora acceso a pochi giorni dal sinodo. Per una rappresentante dell'area liberista, Christina Rees, invece, «esiste sufficiente garanzia per chi è contrario, perché le parrocchie che si oppongono potranno scegliere, insieme al loro vescovo donna, un uomo che le segua».

(©L'Osservatore Romano 10 novembre 2012)

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