martedì 2 ottobre 2012

Vatileaks, oggi sarà interrogato Gabriele


UNA PERIZIA LO HA DEFINITO CAPACE DI INTENDERE E VOLERE, DUNQUE IMPUTABILE

Vatileaks, parla 'il maggiordomo del Papa'

Grande attesa per le spiegazioni che Paolo Gabriele darà ai giudici, nella seconda udienza del processo a suo carico, sulle 82 scatole di documenti e sui valori sottratti dall'Appartamento Pontificio. Gli sarà chiesto se abbia avuto complici o mandanti. In istruttoria l'imputato aveva sostenuto di aver agito "in aiuto del Papa", per favorire cioè la sua opera di purificazione della Chiesa
Si svolgerà dalle 9 di stamattina la seconda udienza del processo per la fuga dei documenti riservati di Benedetto XVI, il cosiddetto 'Vatileaks'. Paolo Gabriele, ex aiutante di camera del Pontefice e unico imputato, dovrebbe testimoniare, a meno di novità, e raccontare i retroscena del clamoroso furto.
Arrestato quattro mesi fa, il 23 maggio scorso (Gabriele è dalla fine di luglio in libertà provvisoria ma con prescrizioni analoghe a quelle degli arresti domiciliari), il presunto ''corvo'' vaticano dovrà spiegare, nella sua deposizione dinanzi al collegio giudicante presieduto da Giuseppe Dalla Torre, come si è appropriato delle decine e decine di carte private del Pontefice e come è riuscito a portarle al di fuori della segreteria personale del Papa. Si cercherà inoltre di capire i motivi che lo hanno spinto a una tale ''infedeltà'' rispetto alle mansioni e ai doveri di persona più vicina al pastore supremo della Chiesa.
Dall'istruttoria formale, negli interrogatori condotti dal giudice Piero Antonio Bonnet, Gabriele - 46 anni, sposato e con tre figli - si è assunto la piena responsabilità della sottrazione delle carte (in casa la Gendarmeria gli ha sequestrato materiale, compresi molti file scaricati da Internet, che ora riempie ben 82 scatoloni) e ha ammesso di essere stato lui a consegnarle al giornalista Gianluigi Nuzzi, permettendone così la pubblicazione prima, in piccola parte, su quotidiani, e poi nel libro ''Sua Santità'', ormai bestseller internazionale.
Gabriele ha sempre detto di aver agito per motivi ideali, per aiutare il Papa nella necessaria opera di pulizia della Chiesa, contro ogni malaffare e ogni intrigo di potere, di essere stato - disse nell'istruttoria - una sorta di ''infiltrato dello Spirito Santo''. Il processo potrebbe concludersi già entro questa settimana, mentre è stato stralciato quello a carico del tecnico informatico della Segreteria di Stato, Claudio Sciarpelletti, accusato di favoreggiamento.

http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-7e9b1b5e-522c-4b25-a181-678d81dcff23.html

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