mercoledì 10 ottobre 2012

Terzo volume, il Papa: l'infanzia di Gesù indagata in dialogo con gli esegeti (Izzo)

LIBRO PAPA: INFANZIA DI GESU' INDAGATA IN DIALOGO CON GLI ESEGETI

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 9 ott. 


"Ho cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, cio' che Matteo e Luca raccontano all'inizio dei loro Vangeli sull'infanzia di Gesu'". Benedetto XVI-Joseph Ratzinger, che e' anche uno dei piu' grandi teologi viventi ma non un esegeta (come lo era ad esempio il cardinale Carlo Maria Martini) spiega cosi', nella premessa, i contenuti del terzo libro della sua opera su "Gesu' di Nazareth", i cui primi due tomi hanno scalato le classifiche di vendite in tutto il mondo, raggiungendo i 2 milioni di copie. "Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell'infanzia di Gesu'. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola 'sala d'ingresso' ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesu' di Nazareth", scrive il Pontefice nella premessa, anticipata oggi in occasione della Buchmesse di Francoforte.
Nel testo diffuso dagli editori (Rizzoli che stampo' anche il primo, e Libreria Editrice Vaticana che ha curato in esclusiva il secondo, hanno coalizzato le forze per il terzo volume), il Papa teologo spiega i criteri seguiti nella sua ricerca su Gesu'. 

"Un'interpretazione giusta - confida - secondo la mia convinzione, richiede due passi. Da una parte, bisogna domandarsi che cosa intendevano dire con il loro testo i rispettivi autori, nel loro momento storico - e' la componente storica dell'esegesi. Ma non basta lasciare il testo nel passato, archiviandolo cosi' tra le cose accadute tempo fa". Secondo Ratzinger, dunque, "La seconda domanda del giusto esegeta deve essere: E' vero cio' che e' stato detto? Riguarda me? 
E se mi riguarda, in che modo lo fa?".
"Di fronte a un testo come quello biblico, il cui ultimo e piu' profondo autore, secondo la nostra fede, e' Dio stesso, la domanda circa il rapporto del passato col presente fa immancabilmente parte - osserva Papa Benedetto - della nostra interpretazione. Con cio' - pero' - la serieta' della ricerca storica non viene diminuita, ma aumentata". "Mi sono dato premura - assicura - di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con cio' sono ben consapevole che questo colloquio nell'intreccio tra passato, presente e futuro non potra' mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico". "Spero che il piccolo libro, nonostante i suoi limiti, possa aiutare molte persone nel loro cammino verso e con Gesu'", conclude la premessa firmata, come l'intera opera, da Joseph Ratzinger-Benedetto XVI a Castel Gandolfo, lo scorso 15 agosto, solennita' dell'Assunzione di Maria in Cielo". 


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1 commento:

Anonimo ha detto...

ad esempio

http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-matteo-quando-il-vangelo--storia-4952.htm

se poi invece l'esegeta scrive che è un "mito" o che "sicuramente" c'è contraddizione tra gli evangelisti, l'esegeta non fa il suo lavoro... e non aiuta il cristiano d'oggi, con l'aggravante di non aver capito che cosa scrissero in passato.