venerdì 19 ottobre 2012

Sinodo, Versaldi: le denunce non aiutano l'amministrazione della Chiesa (Izzo)

SINODO: VERSALDI, DENUNCE NON AIUTANO AMMINISTRAZIONE CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 ott. 

"Verso coloro che amministrano i beni ecclesiastici deve valere nella Chiesa la presunzione di buona intenzione e di onesta' fino alla dimostrazione del contrario anziche' la facile accusa di interesse o di potere personale propria dei denigratori della Chiesa". Lo chiede al Sinodo il cardinale Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura degli Affari Economici. "Nei casi possibili di cattiva amministrazione dei beni ecclesiali, come terapia - spiega - deve valere nella Chiesa la medicina evangelica della correzione fraterna. Prima della denuncia all'autorita' deve valere il confronto personale per dare la possibilita' di ravvedimento e riparazione".
Secondo il cardinale Versaldi, "trasparenza non significa automaticamente pubblicizzazione del male che porta allo scandalo". "Solo se non c'e' conversione - afferma - si deve ricorrere all'autorita' competente alla quale spetta il compito di verificare le accuse senza che queste siano gia' considerate prova di malgoverno". 
"Esiste - sottolinea il capo dicastero nel suo intervento scritto - una reale difficolta' a trovare il giusto equilibrio tra le prioritarie esigenze del fine spirituale e le tecniche con cui i beni materiali sono trattati dalle amministrazioni ecclesiastiche in quanto queste tecniche sono dettate dal mondo e sovente possono essere in contrasto col fine religioso". Per il presidente della Prefettuta degli Affari Economici, "e' necessario in positivo che la Chiesa comunichi meglio come vengono usati i beni in suo possesso che sono a servizio dell' evangelizzazione e della promozione umana in tutto il mondo". "Non si tratta - conclude il porporato - di esibire il bene che si fa, ma di rendere testimonianza della grande carita' presente nella Chiesa che deve risplendere come luce che illumina il mondo". 

© Copyright (AGI)

Nessun commento: