mercoledì 17 ottobre 2012

Sinodo, Turkson: non intendevo chiamare alle armi contro l'islam. Grech (Malta): è macigno la dottrina sulle coppie di fatto (Izzo)

SINODO: TURKSON, NON INTENDEVO CHIAMARE ALLE ARMI CONTRO L'ISLAM

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ott. 

"Non intendevo deludere, spaventare o danneggiare nessuno. Non si trattava di chiamare i cristiani alle armi". Il cardinale Peter Turkson, presidente ganese del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la pace, ha chiarito al Sinodo dei vescovi il senso della sua iniziativa di mostrare al Sinodo un video anonimo, scaricato da Youtube, intitolato "Muslim Demographics", che presentava con toni allarmistici l'espansione demografica dell'islam in Europa. Diversi padri sinodali hanno preso la parola in aula per esprimere le proprie perplessita' in merito al video, difeso solo da un vescovo francese. "Chiedo sinceramente scusa", ha risposto il cardinale Turkson. 

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SINODO: VESCOVO MALTESE, E' MACIGNO DOTTRINA SU COPPIE DI FATTO (AGI) - CdV, 16 ott.


Salvatore Izzo


"Le coppie di fatto sentono l'insegnamento del Magistero come un macigno sulla loro testa e sui loro cuori, e trovano difficolta' a riconciliarsi con la Chiesa e forse con Dio". 
Lo afferma nel suo intervento al Sinodo il vescovo di Gozo (Malta), monsignor Mario Grech. Il presule afferma di condividere la posizione del Santo Padre, per il quale "il matrimonio come unione d'amore fedele e indissolubile tra l'uomo e la donna 'costituisce in se stesso un Vangelo, una Buona Notizia per il mondo di oggi'", ma esorta i suoi confratelli a una maggiore comprensione verso chi e' in situazione diversa: "mentre la Chiesa continuera' a proclamare questo Vangelo del matrimonio, non possiamo trascurare - spiega - la dolorosa realta' di tanti matrimoni che purtroppo finiscono male".
"Pur riconoscendo le difficolta', credo oggi sia fondamentale - rileva monsignor Grech - essere presenti come Chiesa nella vita di tante coppie di fatto o divorziati risposati che vogliono proseguire un cammino di fede insieme con tutta la Chiesa". Per il vescovo di Gozo, proprio "esperienze di questo genere fanno vedere che la Chiesa e' vicina a chi ha il cuore ferito". 
"Nonostante il fatto che non sono in perfetta comunione con la Chiesa per causa della loro irregolarita', tanti di loro - assicura - amano e credono nel Signore e nella Chiesa". Secondo monsignor Grech, "queste coppie oggi aspettano da questo Sinodo un 'messaggio imperiale', cioe' una parola illuminante come quella che ha pronunciato il Santo Padre a Milano quando ha detto che 'questo problema dei divorziati risposati e' una delle grandi sofferenze della Chiesa di oggi. E non abbiamo semplici ricette. E poi, quanto a queste persone, dobbiamo dire che la Chiesa le ama, ma esse devono vedere e sentire questo amore". "Mi sembra - conclude il rappresentante della Chiesa di Malta al Sinodo - un grande compito di una parrocchia, di una comunita' cattolica, di fare realmente il possibile perche' esse sentano di essere amate, accettate, che non sono 'fuori' anche se non possono ricevere l'assoluzione e l'Eucaristia: devono vedere che anche cosi' vivono pienamente nella Chiesa". 

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4 commenti:

Andrea ha detto...

È macigno la dottrina sul Matrimonio, che è questa:
i Battezzati non sono "animali umani", portati alla "salute riproduttiva", bensì Figli adottivi di Dio.
Come tali, la loro unione può essere solo di carattere soprannaturale: non "si mettono insieme", ma entrano in una comunione sponsale ("familiare", anche prima dell'eventuale nascita dei figli) voluta e benedetta da Dio.

Ovviamente, la cancellazione dell'Alleanza matrimoniale (divorzio di ambito protestante/anglosassone) è stata storicamente la prima delle grandi cancellazioni suicidarie dei tempi moderni.
La prima legge della Rivoluzione Francese fu il Divorzio, con l'assimilazione del matrimonio a un qualunque contratto civile

Anonimo ha detto...

Negare a queste coppie l'assoluzione e l'Eucarisia, e insieme affermare che anche così "vivono PIENAMENTE nella Chiesa", significa lanciare un messaggio tanto "imperiale" quanto oggettivamente contraddittorio.

Non ascoltate l'imperatore. La fede non è mai irragionevole, non può essere contra rationem. La conversione costa e guai se non costasse. Sbarrarne le porte e confermare nell'errore è il peggiore insulto che la Fede possa ricevere.

Uomo di Chiesa ha detto...

Mi sembra - conclude il rappresentante della Chiesa di Malta al Sinodo - un grande compito di una parrocchia, di una comunita' cattolica, di fare realmente il possibile perche' esse sentano di essere amate, accettate, che non sono 'fuori' anche se non possono ricevere l'assoluzione e l'Eucaristia: devono vedere che anche cosi' vivono pienamente nella Chiesa".......

Come accoglierle? Questo genio ce lo spieghi anzichè chiacchierare! Come accoglierle se non possono fare la comunione?

Pubblica

Anonimo ha detto...

Le persone separate,che vivono un' altra situazione con altre persone,se vivono come fratello e sorella,cioè senza avere rapporti amorosi,ma in castità, possono confessarsi e ricevere l'Eucarestia,a discrezione del padre spirituale che li deve accompagnare sempre in questo difficile cammino;d'altra parte se i testi sacri dicono che l'uomo non può sciogliere ciò che è stato unito da Dio,che si potrebbe fare andare contro le leggi divine?Ci si dimentica volutamente che il matrimonio è un sacramento e come tale non si cancella,anche i preti sospesi a divinis e quei geni che hanno seguito gli inviti di repubblica and.co.per lo sbattezzo,restano sempre con il sacramento ricevuto,sennò Andrea ha ancora una volta ragionissima,il matrimonio 'tanto per' è una proforma come nei paesi protestanti,puoi divorziare e risposarti tutte le volte che vuoi,in America ci sono distributori automatici di certificati matrimoniali,basta mettere 5 dollari,i propri dati et voilà,les jeux sont faits.Adesso si comincia a capire perchè Scicluna è stato 'spostato'....GR2