venerdì 26 ottobre 2012

Sinodo: le coppie irregolari ed i divorziati restano nella Chiesa (Izzo)

SINODO: COPPIE IRREGOLARI E DIVORZIATI RESTANO NELLA CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 ott. 

"Ci sono coppie che convivono senza il legame sacramentale del matrimonio; si moltiplicano situazioni familiari irregolari costruite dopo il fallimento di precedenti matrimoni: vicende dolorose in cui soffre anche l'educazione alla fede dei figli. A tutti costoro vogliamo dire che l'amore del Signore non abbandona nessuno, che anche la Chiesa li ama ed e' casa accogliente per tutti, che essi rimangono membra della Chiesa anche se non possono ricevere l'assoluzione sacramentale e l'Eucaristia". 
Lo affermano i vescovi di tutto il mondo nel tradizionale Messaggio del Sinodo al Popolo di Dio. "Le comunita' cattoliche siano accoglienti verso quanti vivono in tali situazioni e sostengano cammini di conversione e di riconciliazione", raccomandano i 262 padri sinodali.
Il nostro pensiero e' andato anche alle situazioni familiari e di convivenza in cui non si rispecchia quell'immagine di unita' e di amore per tutta la vita che il Signore ci ha consegnato", confidano i vescovi che ricordano a tutti i fedeli e in particolare a chi si trova in situazioni irregolari che "la vita familiare e' il primo luogo in cui il Vangelo si incontra con l'ordinarieta' della vita e mostra la sua capacita' di trasfigurare le condizioni fondamentali dell'esistenza nell'orizzonte dell'amore". 
"Non meno importante per la testimonianza della Chiesa - ricordano - e' mostrare come questa vita nel tempo ha un compimento che va oltre la storia degli uomini e approda alla comunione eterna con Dio. Alla donna samaritana Gesu' non si presenta semplicemente come colui che da' la vita, ma come colui che dona la 'vita eterna'". E dunque "il dono di Dio, che la fede rende presente, non e' semplicemente la promessa di condizioni migliori in questo mondo, ma l'annuncio che il senso ultimo della nostra vita e' oltre questo mondo, in quella comunione piena con Dio che attendiamo alla fine dei tempi". 

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