giovedì 11 ottobre 2012

Sinodo, il Primate anglicano loda Taizè, Bose, S. Egidio, Focolari e CL. Il Superiore dei Gesuiti propone "mea culpa" su colonialismo della fede (Izzo)

SINODO:PRIMATE ANGLICANI LODA TAIZE',BOSE,S.EGIDIO,FOCOLARI E CL 

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 ott. 


"Quando la storia cristiana dei nostri tempi verra' scritta, ci renderemo conto del ruolo centrale e vitale di luoghi come Taize' (la comunita' ecumenica fondata nel dopo guerra da Roger Schutz, ndr) oppure Bose (il monastero guidato da Enzo Bianchi, ndr)", che aiutano gli uomini di oggi a ritrovare senso. Sono parole pronunciate dal primate della Comunione Anglicana, dottor Rowan Williams, nel suo intervento al Sinodo, pronunciato alla presenza di Benedetto XVI. "Le grandi reti spirituali, come Sant'Egidio, i Focolari, Comunione e Liberazione mostrano a loro volta - ha scandito - lo stesso fenomeno: sono aperte a una visione umana piu' profonda poiche' tutte, ciascuna a modo suo, offrono una disciplina di vita personale e comune il cui scopo e' far si' che la realta' di Gesu' diventi viva in noi". 
"Cio' che la gente di ogni eta' riconosce in queste pratiche - ha affermato il primate anglicano - e', semplicemente, la possibilita', di vivere in maniera piu' umana: vivere con un desiderio meno marcato di possedere, vivere con uno spazio di quiete, vivere nell'attesa di apprendere e, soprattutto, vivere con la consapevolezza che esiste una gioia salda e durevole che va scoperta in quella disciplina del dimenticare se stessi che e' ben diversa dalla gratificazione di questo o di quell'impulso momentaneo. Se la nostra evangelizzazione non riesce ad aprire la porta a tutto cio', rischiera' di cercare di far poggiare la fede sul fondamento di un insieme non trasformato di abitudini umane ... e il risultato ben noto sara' che la Chiesa apparira' disgraziatamente altrettanto ansiosa, affaccendata, competitiva e dominante quanto molte altre istituzioni puramente umane".
Secondo l'arcivescovo di Canterbury,  che ieri ha incontrato il Papa anche in privato, "questi esempi mostrano che "l'attrazione e le sfide di cui parliamo possono produrre impegni ed entusiasmi che oltrepassano le frontiere confessionali storiche". "Ormai - ha concluso il dottor Williams - ci siamo abituati a parlare dell'importanza decisiva dell''ecumenismo spirituale'; ma cio' non deve trasformarsi in una maniera di opporre cio' che e' spirituale e cio' che e' istituzionale, ne' di sostituire agli impegni specifici un generico senso di comprensione cristiana". In un senso molto importante, un'autentica iniziativa di evangelizzazione sara' sempre anche una nuova evangelizzazione di noi stessi come cristiani, una riscoperta del motivo per cui la nostra fede e' diversa, perche' trasfigura; insomma, un ripristino della nostra nuova umanita'". 

© Copyright (AGI)


SINODO: "PAPA NERO" PROPONE MEA CULPA SU COLONIALISMO DELLA FEDE 

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 11 ott. 

La tradizione cattolica incoraggia a 'Trovare Dio in ogni cosa', "ma noi missionari non l'abbiamo fatto con la profondita' richiesta e quindi non abbiamo arricchito la Chiesa Universale nella misura in cui la Chiesa era in diritto di attendersi da noi". E' un giudizio molto severo quello proposto al Sinodo da padre Alfredo Nicolas, preposito generale della Compagnia di Gesu'. "Abbiamo cercato - rileva il 'papa nero' - le manifestazioni occidentali della Fede e della Santita' e non abbiamo scoperto in che maniera Dio ha operato presso altri popoli".
Ai 262 vescovi riuniti per riflettere sulla Nuova Evangelizzazione, il capo dei gesuiti ha proposto dunque un esame di coscienza sul colonialismo della fede, che impedendo di recepire i valori originali delle altre culture ha fatto "perdere di vista indizi, prospettive e scoperte importanti". "E tutti ne siamo impoveriti", ha detto padre Nicolas.
"Il passato - ha aggiunto il 'papa nero' riferendosi alla cattolicita' e cioe' all'universalita' della Chiesa -  ci ammaestra su come comunicare efficacemente il Vangelo: la via dell'umilta', la consapevolezza delle limitazioni umane quando si tratta di esprimere lo Spirito, la semplicita' del messaggio, la generosita' e la gioia nel riconoscere la bonta' e la santita', la nostra vita come fattore di credibilita', di perdono e di Riconciliazione, il messaggio della Croce nella negazione di noi stessi". 


© Copyright (AGI)

2 commenti:

Andrea ha detto...

È un festival della negazione del Peccato Originale (CL parzialmente esclusa).
"Cultura"/"culture"/"nuova umanità" - Non una parola sull'uomo che si comporta (più propriamente, che tende fortemente a comportarsi) peggio di una belva

Mea Culpa ha detto...

Forse a Padre Adolfo (e non Alfredo) piacerebbe molto questo cristianesimo cattolico inculturato carioca, testimoniato dal bellissimo e commovente video che potete trovare qui:

http://wdtprs.com/blog/2012/10/reason-28867-for-summorum-pontificum/


[Visto, Andrea -approposito di festivals- ?]