domenica 28 ottobre 2012

Sinodo, il Papa: urge rinnovamento spirituale per la Chiesa ed il mondo (Izzo)

SINODO: PAPA, URGE RINNOVAMENTO SPIRITUALE PER CHIESA E MONDO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 28 ott. 

"Da questo Sinodo esce rafforzato l'impegno per il rinnovamento spirituale della Chiesa stessa, per poter rinnovare spiritualmente il mondo secolarizzato". 
Lo ha affermato Benedetto XVI all'Angelus, quando ha riassunto il senso della assemblea dei vescovi di tutto il mondo, che si e' conclusa oggi, per gli oltre 50 mila fedeli presenti in piazza San Pietro (e piazza Pio XII) per l'appuntamento mariano. "Questo rinnovamento - ha scandito - verra' dalla riscoperta di Gesu' Cristo, della sua verita' e della sua grazia, del suo 'volto', cosi' umano e insieme cosi' divino, sul quale risplende il mistero trascendente di Dio".
"Per tre settimane  - ha continuato Papa Ratzinger - ci siamo confrontati sulla realta' della Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana: tutta la Chiesa era rappresentata e, dunque, coinvolta in questo impegno, che non manchera' di dare i suoi frutti, con la grazia del Signore". 
"Da parte mia - ha confidato l'anziano Papa tedesco - ho ascoltato e raccolto molti spunti di riflessione e molte proposte, che, con l’aiuto della Segreteria del Sinodo e dei miei collaboratori, cerchero' di ordinare ed elaborare, per offrire a tutta la Chiesa una sintesi organica e indicazioni coerenti".
"Prima di tutto pero' - ha tenuto poi a sottolineare quasi rispondendo ad alcune critiche dei media sulla non deliberativita' di questo organo collegiale - il Sinodo e' sempre un momento forte di comunione ecclesiale, e per questo desidero insieme con tutti voi ringraziare Dio, che ancora una volta ci ha fatto sperimentare la bellezza di essere Chiesa, e di esserlo proprio oggi, in questo mondo cosi' come e', in mezzo a questa umanita' con le sue fatiche e le sue speranze".
Secondo il Papa teologo, inoltre, "molto significativa e' stata la coincidenza di questa Assemblea sinodale con il 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, e quindi con l'inizio dell'Anno della Fede". 
Al Sinodo, ha spiegato, "e' stato quanto mai favorevole ripensare al Beato Giovanni XXIII, al Servo di Dio Paolo VI, alla stagione conciliare, perche' ci ha aiutato a riconoscere che la Nuova evangelizzazione non e' una nostra invenzione, ma e' un dinamismo che si e' sviluppato nella Chiesa in modo particolare dagli anni '50 del secolo scorso, quando apparve evidente che anche i Paesi di antica tradizione cristiana erano diventati 'terra di missione'". 
Da qui, ha chiarito Joseph Ratzinger, "l'esigenza di un annuncio rinnovato del Vangelo nelle societa' secolarizzate, nella duplice certezza che, da una parte, e' solo Lui, Gesu' Cristo, la vera novita' che risponde alle attese dell'uomo di ogni epoca e dall’altra, che il suo messaggio chiede di essere trasmesso in modo adeguato nei mutati contesti sociali e culturali".
"Il Sinodo dei vescovi - ha poi riassunto in lingua polacca Benedetto XVI -  ha ricordato che la Nuova Evangelizzazione e' compito di ognuno di noi, esige da noi l'intensificazione nello zelo, la rinascita della vita sacramentale, il ritorno alle pratiche di pieta' da parte di coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, l'annunzio del messaggio di Cristo a tutti coloro che non lo conoscono". 
"Lo Spirito di Dio - ha quinidi invocato - ravvivi il nostri cuori con la forza della fede, desti il bisogno di rimanere nella vicinanza con Dio.
Infine rivolgendosi ai fedeli della Slovenia, il Papa ha auspicato che "in questo Anno della fede, il pellegrinaggio alle tombe dei Santi Apostoli Pietro e Paolo li rafforzi nella fede personale affinche' possano  testimoniare Cristo, sia in famiglia sia nella societa'". 

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