domenica 7 ottobre 2012

Sinodo, il Papa: i peccati dei Cristiani ostacolano l'evangelizzazione. I Santi sono i trascinatori della nuova evangelizzazione. Benedetto XVI anticipa l'Angelus e ricorda Wojtyla amante del Rosario (Izzo)

SINODO: PAPA,PECCATI DEI CRISTIANI OSTACOLANO EVANGELIZZAZIONE

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 ott. 


Benedetto XVI ha aperto oggi il Sinodo dei vescovi sulla Nuova Evangelizzazione con un invito a fare "mea culpa" rivolto a tutta la Chiesa. Dobbiamo, ha detto, "guardare con umilta' la fragilita' di tanti cristiani, anzi il loro peccato, personale e comunitario, che rappresenta un grande ostacolo all'evangelizzazione, e a riconoscere la forza di Dio che, nella fede, incontra la debolezza umana". Secondo il Pontefice, che ha celebrato la messa d'apertura della XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo con 400 vescovi di tutto il mondo (300 padri sinodali e 100 arrivati da Germania e Spagna per la proclamazione di san Giovanni D'Avila e santa Ildegarda coem "dottori della Chiesa", infatti, "non si puo' parlare della nuova evangelizzazione senza una disposizione sincera di conversione".

"Lasciarsi riconciliare con Dio e con il prossimo - ha insistito il Papa teologo - e' la via maestra della nuova evangelizzazione. Solamente purificati, i cristiani possono ritrovare il legittimo orgoglio della loro dignita' di figli di Dio, creati a sua immagine e redenti con il sangue prezioso di Gesu' Cristo, e possono sperimentare la sua gioia per condividerla con tutti, con i vicini e con i lontani".
Nella sua omelia, il Pontefice ha poi ricordato che "la Chiesa esiste per evangelizzare". "Fedeli al comando del Signore Gesu' Cristo, i suoi discepoli - infatti - sono andati nel mondo intero per annunciare la Buona Notizia, fondando dappertutto le comunita' cristiane. Col tempo, esse sono diventate Chiese ben organizzate con numerosi fedeli". E "in determinati periodi storici, la divina Provvidenza ha suscitato un rinnovato dinamismo dell'attivita' evangelizzatrice della Chiesa". In proposito, il Papa tedesco ha ricordato "l'evangelizzazione dei popoli anglosassoni e di quelli slavi, e la trasmissione del Vangelo nel continente americano, e le stagioni missionarie verso i popoli dell'Africa, dell'Asia e dell'Oceania". 

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SINODO: PAPA, SANTI SONO TRASCINATORI DELLA NUOVA EVENGELIZZIONE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 ott

"La santita' non conosce barriere culturali, sociali, politiche, religiose" e la storia ha mostrato che proprio "i santi sono i veri protagonisti dell'evangelizzazione in tutte le sue espressioni". Per questo, ha affermato il Papa nell'omelia d'apertura del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, in piazza S.Pietro, oggi "essi sono, in particolare, anche i pionieri e i trascinatori della nuova evangelizzazione: con la loro intercessione e con l'esempio della loro vita, attenta alla fantasia dello Spirito Santo, essi mostrano alle persone indifferenti o addirittura ostili la bellezza del Vangelo e della comunione in Cristo, e invitano i credenti, per cosi' dire, tiepidi, a vivere con gioia di fede, speranza e carita', a riscoprire il 'gusto' della Parola di Dio e dei Sacramenti".

Per Joseph Ratzinger, il linguaggio della santita' e' "quello dell'amore e della verita'" e dunque "e' comprensibile per tutti gli uomini di buona volonta' e li avvicina a Gesu' Cristo, fonte inesauribile di vita nuova". "Santi e sante - ha ricordato in proposito - fioriscono tra i generosi missionari che annunciano la Buona Notizia ai non cristiani, tradizionalmente nei paesi di missione e attualmente in tutti i luoghi dove vivono persone non cristiane". Su questo "sfondo dinamico" il Papa ha poi collocato le due "luminose figure" proclamate poco prima Dottori della Chiesa: San Giovanni d'Avila e Santa Ildegarda di Bingen. "Anche nei nostri tempi - ha osservato - lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa un nuovo slancio per annunciare la Buona Notizia, un dinamismo spirituale e pastorale che ha trovato la sua espressione piu' universale e il suo impulso piu' autorevole nel Concilio Ecumenico Vaticano II".
Nella sua omelia, il Papa ha ricordato che la Chiesa ha il dovere di portare il Vangelo "a coloro che ancora non conoscono Gesu' Cristo e il suo messaggio di salvezza" e che la Nuova Evangelizzazione e' "orientata principalmente alle persone che, pur essendo battezzate, si sono allontanate dalla Chiesa, e vivono senza fare riferimento alla prassi cristiana". "L'Assemblea sinodale che oggi si apre e' dedicata - ha scandito - a questa Nuova Evangelizzazione, per favorire in queste persone un nuovo incontro con il Signore, che solo riempie di significato profondo e di pace l'esistenza; per favorire la riscoperta della fede, sorgente di Grazia che porta gioia e speranza nella vita personale, familiare e sociale". Un orientamento particolare, ha voluto precisare, che "non deve diminuire ne' lo slancio missionario in senso proprio, ne' l'attivita' ordinaria di evangelizzazione nelle nostre comunita' cristiane". 

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PAPA: ANTICIPA L'ANGELUS E RICORDA WOJTYLA AMANTE DEL ROSARIO


Salvatore Izzo





(AGI) - CdV, 7 ott. 

Benedetto XVI ha recitato questa mattina l'Angelus dal sagrato della Basilica di San Pietro, dove aveva celebrato la messa d'apertura del Sinodo con 400 vescovi, invece che dalla finestra del suo studio, anticipando di circa 15 minuti l'appuntamento tradizionale delle 12. Ai 25mila fedeli presenti al rito, si sono aggiunti cosi', durante il breve discorso introduttivo e la recita, gli altri che arrivavano per la preghiera mariana. A tutti il Papa ha ricordato che "oggi veneriamo la Regina del Santo Rosario" e ha evocato il grande amore del Beato Giovanni Paolo II per questa pratica.

Papa Wojtyla, ha detto, "dieci anni fa ci diede la Lettera apostolica 'Rosarium Virginis Mariae', invito a pregare il Rosario personalmente, in famiglia e in comunita', ponendoci alla scuola di Maria, che ci conduce a Cristo, centro vivo della nostra fede". Papa Ratzinger ha anche sottolineato che proprio oggi "nel Santuario di Pompei, viene elevata la tradizionale 'Supplica', a cui si uniscono innumerevoli persone nel mondo intero". "Mentre anche noi ci associamo spiritualmente a tale corale invocazione, vorrei proporre a tutti - ha concluso - di valorizzare la preghiera del Rosario nel prossimo Anno della fede. Con il Rosario, infatti, ci lasciamo guidare da Maria, modello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, cosi' che dia forma a tutta la nostra vita". 

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