Lavoro: l’appello del Papa “Prevalga la solidarietà”
GIACOMO GALEAZZI
INVIATO A LORETO (AN)
Nessuno si salva da solo, quindi «prevalga la solidarietà sull’egoismo».
Nel giorno in cui l’Italia festeggia il suo patrono San Francesco, Joseph Ratzinger ripete, mezzo secolo dopo, lo storico viaggio del suo predecessore Giovanni XXIII e proprio a Loreto detta la ricetta anti-recessione. In una regione messa in ginocchio dalla crisi, l’incitamento a ripartire. Il tasso di disoccupazione nelle Marche in settembre è stato dell’8,2%, cioè 2,4 punti in più rispetto al 2011 e tra gli «under 25» ha raggiunto il 23,5%. Ventimila fedeli hanno accompagnato ieri il Pontefice nel suo pellegrinaggio mariano scandito dai richiami ai valori della coesione sociale come antidoto alle difficoltà delle famiglie e dei giovani. In ogni tappa, delegazioni di operai rimasti senza lavoro. «Lui ci capisce, la sua voce è ascoltata», spiega a Montorso Luca Cardinali, in cassa integrazione da tre mesi. L’appello anti-crisi di Benedetto XVI arriva accorato ed è un monito ai governanti, con la promessa che la Chiesa farà la sua parte, sarà per le strade accanto alle persone, non si chiuderà in sè. Rievoca il Concilio, invoca un nuovo slancio. Celebrando sul sagrato di uno dei più importanti santuari della cristianità, il Papa teologo e pastore ha mescolato fede e senso pratico. A pranzo ha spronato i vescovi a farsi interpreti delle istanze del territorio. Subito dopo il Papa ha ritrovato il gusto della battuta, dicendo a vescovi e ai cardinali: «Continuate a chiacchierare e prendevi il caffè, io come da tradizione vado a riposare». Ha poi scherzato con accanto a sé il cardinale vicario Angelo Comastri messo dal «corvo» Paolo Gabriele nella lista dei «confidenti». Segno forte che smonta la linea difensiva dell’ex maggiordomo: Benedetto XVI sa chi davvero lo ha tradito. "I veleni della Curia sono lontani, il Papa tra la sua gente ritrova energie ed entusiamo", commentano i religiosi al santuario. "Qui siamo a casa", conferma Benedetto XVI sulle orme di Roncalli.
© Copyright La Stampa, 5 ottobre 2012
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