venerdì 19 ottobre 2012

Festival di musica e arte sacra: sette concerti dedicati all'Anno della Fede


Festival di musica e arte sacra: sette concerti dedicati all'Anno della Fede 

Sarà dedicata all’Anno della Fede l’11.ma edizione del Festival internazionale di Musica e Arte sacra, presentato oggi a Roma ed in programma dal 2 al 13 novembre prossimi. Si rinnova dunque il prezioso impegno della Fondazione diretta da Albert Courtial sia di far risuonare il repertorio sacro nelle basiliche patriarcali romane, affidandolo a complessi prestigiosi, sia di promuovere la tutela di questi luoghi con un importante lavoro di restauro. Il servizio di Gabriella Ceraso: 

Una rarità apre il Festival il 2 novembre nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola: è l’ottocentesca Messa da Requiem del romano Giovanni Sgambati, sofferta e autentica spiritualità in una pagina dedicata alla memoria di re Umberto I. Esecuzione d’eccezione invece, seppur privata, l’11 novembre nella Cappella Sistina: un omaggio al Papa da suo fratello Georg Ratzinger, sacerdote e autore della Missa Anno Santo, opera teologica voluminosa per densità armonica e spunti tematici, che arricchisce ed eleva, come è nella finalità del Festival. Il cardinale Angelo Comastri, presidente onorario della fondazione pro musica e arte sacra:

“E’ una musica che nasce dalla fede e quindi è una musica che attira anche alla fede. Tutto quello che c’è nella Chiesa, infatti, di artistico, non è altro che l’espressione, la bellezza interiore, che si traduce in forme esteriori”.

E dall’Anno della Fede ispiratore e destinatario di questa edizione nasce un auspicio particolare:

“Se cresciamo nella fede, veramente la società diventerà una bella melodia, un canto a più voci, dove non ci sarà nessuna stonatura. Io mi auguro che, veramente, il Festival invogli tutti a mettersi in sintonia con Dio, per essere una bella armonia nel mondo”.

Eminenti gli ospiti internazionali, al fianco delle formazioni del teatro dell’opera e della Roma Sinfonietta. Dalla Germania, arriva lo Johann Rosenmüller Ensemble con il Bach Chor Siegen, dall’Inghilterra il coro della Cattedrale di Westminster, impegnato sulla polifonia romana e la musica corale cattolica delle isole britanniche, rispettivamente l’11 e il 12 novembre. Tutto mozartiano sarà invece il programma dei Wiener Philarmoniker, a Roma, il 13 novembre, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, nella formazione da camera insieme al soprano Chen Reiss. In tutto, sette concerti, a cavallo di oltre cinque secoli di musica, a cui si accompagna l’arte da valorizzare e tutelare l'arte, come è successo quest’anno col restauro che ha ridato lustro all’intero prospetto meridionale della Basilica di San Pietro e alla Fontana della Burbera, all’ombra del Cupolone, che porta la firma del Valadier. Restauro importantissimo e momento di felicità per la Fabbrica di San Pietro, come sottolinea il direttore scientifico dei lavori, Pietro Zander:

“Quest’anno, esattamente nell’anno in cui ricorre il IV centenario dal completamento della facciata, si è concluso il restauro del prospetto sud, quindi dalla parte dell’attuale via Gregorio VII: una superficie di 14 mila metri quadrati, di cui quest’anno si è restaurato l’ultimo lotto, il terzo lotto, ovvero la tribuna sud, che corrisponde a quella parte dell’edificio petriano, realizzato su progetto di Michelangelo Buonarroti. Insieme a questo c’è un altro restauro, altrettanto importante, più piccolo e meno appariscente, che è il restauro di una fontana che si trova nella parte più alta della basilica, in un posto molto suggestivo e bello, ed è una fontana della fine del ‘700, risistemata nel 1826 dall’architetto Giuseppe Valadier. E’ la fontana che portava l’acqua sulla sommità della basilica e che riutilizza un sarcofago, rinvenuto sulla via Cassia, che è il sarcofago della mamma del vicecomandante dei vigili del fuoco dell’antica Roma. E’ importantissimo restaurarlo, come anche il restaurare il prospetto esterno della basilica, nell’Anno della Fede, in quanto si restaura un luogo che è il luogo dove da sempre converge la devozione da ogni parte del mondo”.

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