domenica 28 ottobre 2012

Dopo il duro braccio di ferro con i tradizionalisti, il Vaticano riapre al dialogo. Si delinea un "processo positivo di graduale reintegrazione" (Valle)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.

4 commenti:

Luisa ha detto...

"Insomma, dopo le celebrazioni per i 50 anni dall'apertura del Vaticano II, sarebbe proprio una beffa se fosse proprio la Chiesa conciliare a cedere di fronte all'intransigenza che i tradizionalisti continuano a dimostrare."

Chiesa conciliare?
Bastano queste due parole per capire l`ideologia di
A.Valle, dolente signora, non esiste una "Chiesa conciliare" , con il Vaticano II non è nata una nuova Chiesa, esiste solo la Chiesa di Cristo con a capo il Successore di Pietro.
È possibile, se non probabile, che il Successore di Pietro, Benedetto XVI, deciderà di firmare l`accordo con la FSSPX manifestando una volta ancora il suo cuore di Pastore che vuole riunire il gregge, spero che, se ciò dovesse succedere, anche lei signora Valli saprà riconoscere l`estrema benevolenza del Papa che è quella che manifesta anche verso tutti i movimenti nati dopo il Vaticano II, non credo che consideri quella benevolenza una beffa, un cedimento, eppure alcuni fra di loro sono molto intransigenti!

Andrea ha detto...

Nel simbolo delle Edizioni San Paolo, cara Luisa, non c'è traccia di Croce.
C'è invece (da quando? credo da una quindicina d'anni) il compasso massonico

Anonimo ha detto...

Questo annuncio della Ecclesia Dei conferma esattamente come S.E.R. Mons Müller aveva affermato: dal punto di vista pastorale la porta della Chiesa Cattolica resta sempre aperta e l'invito ad entrare sempre valido.

Tutto è molto coerente: il Santo Padre ha comunicato a Fellay le condizioni per essere considerato cattolico nella sua lettera di fine giugno e S.E.R. Mons. Müller ha giusto mandato un messaggio pubblico alla FSSPX dopo che questa avesse scritto alla Santa Sede di volere più tempo per rispondere: qualunque cosa debba succedere durante questo tempo addizionale non si ritornerà a discutere la fede stessa che i cattolici veraci hanno nei Concili Ecumenici compreso il S.S. Concilio Vaticano II e nel Magistero Autentico fino ad 2012 incluso.

Questo documento sottolinea quindi piuttosto il fatto che si gradisce che Williamson non sia più parte della FSSPX da un lato e dall'altro che si aspetta sempre una risposta che sia un sì ( se possibile) o un no ( che Dio non voglia) da parte della cupola lefebvriana.

Ma tutti gli interventi pubblici dei rappresentanti della chiesuola lefebvriana sono sempre stati negativi.

Avranno adesso loro il coraggio di mettere nero su bianco, ufficialmente davanti alla SToria e a Dio stesso, che rifiutano l'ordine di Cristo per via del Suo Vicario di convertirsi e tornare nella Sua Chiesa senza se e senza ma?
In Pace

Luisa ha detto...

Qui la reazione del vaticanista del "Figaro", Jean-Marie Guénois, che sottolinena il tono pacato del comunicato, la sua pubblicazione la vigilia della chiusura del Sinodo, fa notare che è il primo atto ufficiale di mons. Di Noia che contraddice la durezza dei propositi di Mons. Müller, dichiaratemente ostile alla FSSPX, insiste, infine,sulla volontà del Papa che mira l`unità dei cattolici senza esclusione.

http://tradinews.blogspot.ch/2012/10/jean-marie-guenois-le-figaro.html#.UIzbtkItjSM