martedì 16 ottobre 2012

Cento anni fa, il 17 ottobre 1912, nasceva Albino Luciani (Bertolone)


Cento anni fa, il 17 ottobre 1912, nasceva Albino Luciani

Dal Veneto al labirinto di Cnosso

Vincenzo Bertolone

La parabola umana e cristiana di Albino Luciani, il Papa dei 33 giorni, inizia alla vigilia della prima guerra mondiale (17 ottobre 1912) e termina con la sua inattesa morte (29 settembre 1978). Congiunge l’alfa e l’omega della sua parabola da Forno di Canale — la sua prima finestra sul mondo, sino al Vaticano — il «labirinto di Cnosso» (così egli stesso, il giorno dopo l’elezione a Papa, definì la sua nuova casa), quel filo che attraversa tutte le tappe del suo servizio alla Chiesa e all’umanità, nel segno dell’umiltà.
Uomo di intenso spessore spirituale, dalla personalità granitica, totalmente evangelica, di continue letture e approfondimenti, egli ha lasciato un’eredità di grande portata che fa vibrare l’anima, di speranza e soprattutto di volontà di riscoprire la bellezza della fede. La sua personalità poliedrica non può dirsi esaurita. Per questo la pubblicazione dell’Opera omnia (a cura del Centro di Spiritualità e di Cultura «Papa Luciani» di Belluno) ci consente di studiarla e approfondirla nell’ampio spettro ecclesiologico.
Mentre proseguono i lavori sinodali sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, in concomitanza con l’Anno della fede, solennemente aperto l’11 ottobre, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Vaticano II e nel ventesimo della promulgazione del Catechismo della Chiesa cattolica, la celebrazione del centenario della nascita di Giovanni Paolo I offre un fecondo input: l’esplorazione del suo universo spirituale, con una sintetica ricostruzione dei contenuti essenziali, radicati nel cuore del Vangelo che svela la grandezza e l’attualità della sua esperienza umana e cristiana.
Papa Luciani, il volto della tenerezza invigorita e del vigore intenerito, ulteriormente focalizza la nostra attenzione su un rinnovato «incontro con Gesù Cristo e la bellezza della fede in lui», e sospinge «a riscoprire il cammino della fede», a ritrovare «il gusto di nutrirci della Parola di Dio», a lasciar plasmare il cuore «dalla grazia che trasforma», a essere testimoni «gioiosi e credibili» per quanti sono alla ricerca del senso di vita.
  
(©L'Osservatore Romano 17 ottobre 2012)

Nessun commento: