mercoledì 17 ottobre 2012

Bertone: il Papa ha convocato i nunzi per un summit a giugno. I nunzi apostolici sono prima di tutto vescovi (Izzo)

VATICANO: BERTONE, PAPA HA CONVOCATO NUNZI PER SUMMIT A GIUGNO

Salvatore Izzo
 

(AGI) - CdV, 17 ott. 

Benedetto XVI ha convocato tutti i nunzi apostolici a giugno per un incontro di "riflessione" sul significato del ruolo e della funzione dei rappresentanti diplomatici della Santa Sede. Lo ha annunciato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, nel suo intervento al Sinodo. L'incontro ha un solo precedente in quello convocato da Giovanni Paolo II nel 2000, e servira' ad uno scambio di opinioni tra gli ambasciatori del Papa e a un approfondimento della loro missione. "Indubbiamente - ha detto testualmente Bertone ai 262 vescovi di tutto il mondo riuniti in Vaticano - il ministero dei Rappresentanti Pontifici vive nella storia, cammina con la Chiesa e ha sempre bisogno di rinnovarsi e perfezionarsi per essere all'altezza delle esigenze dei tempi". "Per tale motivo - ha continuato - il Santo Padre ha deciso di convocare a Roma, nel prossimo mese di giugno, tutti i Nunzi, i Delegati Apostolici e gli Osservatori permanenti per un incontro di riflessione, che fa seguito a quello tenuto ormai piu' di dieci anni fa in occasione del Grande Giubileo del 2000". L'incontro, ha poi concluso il cardinale salesiano sempre rivolto ai padri sinodali, "sara' un'opportunita' per uno scambio di esperienze e per approfondire il senso della missione dei Rappresentanti Pontifici nelle circostanze odierne. Sono certo di contare per questo anche sulla vostra preghiera". 

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SINODO: BERTONE, I NUNZI APOSTOLICI SONO PRIMA DI TUTTO VESCOVI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 ott. 


I nunzi apostolici sono prima di tutto dei vescovi cattolici. Lo ha ricordato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, intervenendo al Sinodo, dove ha annunciato che in giugno si terra' in Vaticano un summit della diplomazia pontificia. I rappresentanti della Santa Sede accreditati nei 179 paesi del mondo che hanno rapporti diplomatici con essa, ma anche presso l'Unione Europea, l'Autorita' Palestinese e l'Ordine di Malta ed ancora presso l'Onu (a New York e Ginevra), l'Osce, l'Unesco, la Fao, e altre organizzazioni internazionali o regionali, come la Lega Araba e l'Unione Africana, "sono consapevoli - ha assicurato il porporato salesiano - della responsabilita' diretta che hanno, in quanto membri del Collegio episcopale, in ordine all'annuncio del Vangelo e dunque alla promozione della Nuova Evangelizzazione". 
Tale responsabilita' dei rappresentanti pontifici - ha osservato Bertone - si determina anzitutto nel favorire la comunione tra i membri del Collegio Episcopale e il Romano Pontefice. Rendendo presente la sollecitudine per tutte le Chiese, propria del Successore di Pietro, i suoi rappresentanti sono per natura chiamati ad essere costruttori della comunione, che e' in se stessa un potente fattore di evangelizzazione, ed e' anzitutto un dono che viene dall'alto, che pero' fa appello alla nostra collaborazione e si traduce in un impegnativo e quotidiano compito, che permette alle sensibilita' diverse di tradursi in ricchezza e non in antagonismi". "Desidero assicurare davanti a questa qualificata assemblea l'impegno che Nunzi e Delegati Apostolici intendono porre nel favorire da un lato l'accoglienza presso gli episcopati del Magistero pontificio e delle indicazioni che vengono dagli organismi della Santa Sede, e dall'altro nell'aiutare il Papa e i suoi collaboratori a sempre meglio conoscere e comprendere la realta' delle Chiese locali, le loro ricchezze e le loro difficolta'", ha poi continuato il segretario di Stato raccomandando ai 262 vescovi riuniti in Vaticano per il Sinodo di "non dimenticare" nemmeno "l'opera piu' diretta di servizio all'evangelizzazione che i Rappresentanti Pontifici svolgono, quando sono chiamati nelle diverse Diocesi per consacrazioni episcopali, ricorrenze particolari, o visite di carattere pastorale". "Attraverso questa forma di ministero essi rendono presente in modo tutto speciale, in mezzo al Popolo di Dio, la persona del Papa, la sua cura e sollecitudine per l'intero gregge di Cristo, una presenza che - ha concluso - e' particolarmente sentita dai fedeli, e che contribuisce a rendere maggiormente visibile la cattolicita' della Chiesa".

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