mercoledì 19 settembre 2012

Osservatore Romano: La pubblicazione sul settimanale francese 'Charlie Hebdo' di alcune alcune vignette su Maometto è "benzina sul fuoco" delle proteste



Francia/ 'Osservatore romano':Vignette benzina su fuoco proteste

Dopo assalto a consolato di Bengasi per film Innocence of muslims

Città del Vaticano, 19 set. (TMNews) 

La pubblicazione sul settimanale francese 'Charlie Hebdo' di alcune alcune vignette su Maometto è "benzina sul fuoco" delle proteste innescate contro il film 'The Innocence of Muslims', secondo l''Osservatore romano', che dedica alla vicenda un articolo così intitolato con richiamo in prima pagina.
"La discutibile iniziativa del periodico transalpino minaccia, come ha sottolineato anche il presidente della Conferenza episcopale francese, cardinale André Vingt-Trois, di gettare altra benzina sul fuoco dopo l'assalto al consolato statunitense di Bengasi, in cui è morto l'ambasciatore Chris Stevens e altri tre funzionari, le sanguinose manifestazioni di protesta in numerosi Paesi e le minacce terroristiche di Al Qaeda", si legge sul quotidiano della Santa Sede. 
"Il premier francese, Jean-Marc Ayrault, ha subito affermato di essere contro tutti gli eccessi e per la libertà d'espressione. Ma, intanto, il Governo di Parigi ha deciso di rafforzare la sicurezza: scuole e ambasciate francesi resteranno chiuse venerdì prossimo in venti Paesi come misura di precauzione. Il premier ha inoltre vietato l'annunciata manifestazione di protesta sabato a Parigi. 'Non c'è ragione di lasciar entrare nel nostro Paese conflitti che nulla hanno a che vedere con la Francia', ha detto. Ayrault ha poi ricordato che in Francia c'è la possibilità di un ricorso alla magistratura per chi si sente offeso dalle caricature o da presunte offese a Maometto o all'islam. Siamo in una Repubblica che non ha nessuna intenzione di lasciarsi intimidire da alcuno in merito ai suoi valori. 'Non tollereremo eccessi' ha continuato il premier, rendendo omaggio al 'grande spirito di responsabilità e di moderazione' dei responsabili della comunità musulmane".

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente contrario al dileggio dei simboli religiosi. Ma qui, la faccenda, è molto più complessa. Essa, a mio avviso (e ad avviso di molti) non investe tanto la qualità della satira, ma il sacro santo diritto all'informazione, senza censure. Cedendo ogni volta alle pressioni degli integralisti, a lungo andare dovremo cedere su qualsiasi faccenda, e il nostro diritto di analisi e se del caso di critica, verrà cancellato dagli astuti islamici, che si fingono sempre come perseguitati, ma che in realtà perseguitano e spesso violentemente i non islamici. Qui sta il punto che mi differenzia dai giudizi (peraltro comprennsibili dal loro angolo visuale) della Gerachie Ecclesiastiche.

Raffaella ha detto...

La liberta' di informazione pero' non puo' sfociare in licenza di offendere.
Cio' vale per tutte le religioni.
R.