sabato 15 settembre 2012

Nell'Esortazione Apostolica la denuncia del laicismo e del fondamentalismo religioso (Izzo)

PAPA IN LIBANO: ESORTAZIONE ACCOMUNA LAICISMO E FONDAMENTALISMI

Salvatore Izzo

(AGI) - Beirut, 14 set. 

Il laicismo, "con le sue forme talvolta estreme", e il fondamentalismo violento "che rivendica un'origine religiosa" sono stati accomunati da Benedetto XVI nella sua esortazione apostolica "Ecclesia in Medio Oriente", firmata oggi ad Harissa, la collina che domina Beirut. 
"La laicita' nella sua forma estrema - spiega il Papa - diventata secolarismo, nega al cittadino l'espressione pubblica della propria religione e pretende che solo lo Stato legiferi su questo aspetto". "Si tratta - precisa il documento - di teorie antiche, che non sono piu' esclusivamente occidentali, ne' sono da confondere con il cristianesimo". 
Per il Pontefice, "la sana laicita', al contrario, implica distinzione e collaborazione tra politica e religione, nel reciproco rispetto e garantisce alla politica di operare senza strumentalizzare la religione e alla religione di vivere senza gli appesantimenti degli interessi politici".
Altrettanto netta nell'Esortazione e' la condanna del fondamentalismo religioso, che "cresce nel clima d'incertezza socio-politica, grazie alle manipolazioni di alcuni e ad una comprensione insufficiente della religione da parte di altri". 
Esso, denuncia "Ecclesia in Medio Oriente", di fatto "vuole prendere il potere, talvolta con violenza, sulla coscienza delle persone e sulla religione, per ragioni politiche". Per questo, il Papa lancia un accorato appello a tutti i responsabili religiosi del Medio Oriente affinche' cerchino, con il loro esempio ed il loro insegnamento, di fare il possibile per "sradicare questa minaccia che tocca indistintamente e mortalmente i credenti di tutte le religioni". In questa ricerca di un equilibrio sano tra ispirazione religiosa e legislazioni, si inserisce la raccomandazione del Papa alle comunita' cristiane del Medio Oriente affinche' - sempre "in linea con la dottrina della Chiesa" - parlino con "una sola voce sulle grandi questioni morali: famiglia, sessualita', bioetica, liberta', giustizia e pace".
L'Esortazione Apostolica ribadisce poi - come era atteso - che i cristiani, "cittadini nativi del Medio Oriente, hanno il diritto ed il dovere di partecipare pienamente alla vita civile, e non devono essere considerati cittadini di serie B". In proposito, il Papa afferma che la liberta' religiosa - "somma di tutte le liberta', sacra e inalienabile" - include la liberta' di scegliere la religione che si ritiene vera e di manifestare pubblicamente il proprio credo e i suoi simboli, senza mettere in pericolo la propria vita e la propria liberta' personale. La forza e le costrizioni, in materia religiosa, non sono ammissibili. Di qui, l'invito a passare dalla tolleranza alla liberta' religiosa, il che non implica una porta aperta al sincretismo, ma chiarisce Papa Ratzinger,"una riconsiderazione del rapporto antropologico con la religione e con Dio". 

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