lunedì 24 settembre 2012

Libano: il patriarca Rai chiede che l'Onu proibisca le offese contro le religioni


Libano: il patriarca Rai chiede che l'Onu proibisca le offese contro le religioni 

Il patriarca maronita Beshara Rai ha chiesto che l'Onu produca una risoluzione che proibisca le offese alle religioni. La proposta del patriarca è avvenuta oggi, all'inizio di un incontro islamo-cristiano a Bkerke, nella sua residenza. L'incontro - riferisce l'agenzia AsiaNews - è avvenuto a porte chiuse. Prima del raduno, riferendosi al film anti-islam, che ha scatenato molte dimostrazioni e violenze nel mondo, il capo della Chiesa maronita ha detto che il film è offensivo non solo verso i musulmani e il profeta, ma anche verso i cristiani e ogni religione". 
"Non ci accontentiamo - ha aggiunto - di condannarlo. Chiediamo alla comunità internazionale di emettere una risoluzione Onu che proibisca la denigrazione delle religioni". Il 13 settembre scorso il patriarca aveva già condannato con parole simili il film blasfemo su Maometto. 
"Questo film - aveva detto - offende tutti noi. Le Nazioni Unite e la comunità internazionale dovrebbero prendere una posizione molto ferma riguardo a questo tipo di reati". L'incontro di Bkerke è avvenuto su richiesta del Gran Mutfi sunnita del Libano, sheikh Mohammad Rashid Qabbani, per discutere degli attacchi contro l'islam. 
Nel raduno di oggi vi è anche la difficile situazione economica libanese, come anche l'Esortazione apostolica di Benedetto XVI "Ecclesia in Medio Oriente", che il Pontefice ha diffuso durante il suo recente viaggio nel Paese dei cedri. 
Il Papa è stato ricevuto molto bene da tutti i leader musulmani del Libano, che a più riprese hanno sottolineato l'importanza della convivenza fra cristiani e musulmani e il valore del "modello Libano". Le stesse tematiche sono contenute nell'Esortazione apostolica. 
È da tempo che il patriarca Rai lancia messaggi preoccupanti sulla situazione economica del Paese, accusando anche il governo libanese di "silenzio". "La situazione economica del Paese - ha detto oggi - è insostenibile... Dobbiamo mettere fine a questo deterioramento perché se crolla l'economia, crolla tutto". (R.P.)

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

se leggesse tutti gli insulti che i padri della Chiesa antica hanno rivolto ai fedeli della religione greco romana beh! si finirebbe col condannare il cristianesimo!
...
Se leggete gli insulti e le falsità degli scritti ebraici sui cristiani come quello che Gesù è figlio di Pantera...
Non svegliate il can che dorme e lasciate che ognuno dica e scriva quel che vuole in libertà.
Questo ci insegna la nostra civiltà giuridica romana...il resto è solo dispotismo orientale e tirannia!
A questo diciamo NO!

Raffaella ha detto...

Io invece dico si'!
E' ora di iniziare ad avere rispetto per TUTTE le religioni!
La liberta' di espressione non e' liberta' di offendere.
Dove non arrivano intelligenza e buona educazione, e' giusto che arrivi il diritto.
R.

un passante ha detto...

Capisco il tuo disappunto Raffaella, pero' e' sempre pericoloso mettere limiti alla libertà di espressione e di opinione. E il confine su ciò che ciascuno ritiene offensivo o blasfemo può diventare labile e portare alla caccia alle streghe o alla assoluta non criticabililita' delle religioni e sue eventuali degenerazioni

Raffaella ha detto...

Secondo me tutti possono essere criticati ma mantenendo il dovuto rispetto.
Se si vuole stupire (perche' non si hanno idee migliori) non si dovrebbe utilizzare il crocifisso in un film.
Se si vuole criticare il Papa, non e' necessario confezionare una ignobile vignetta e/o copertina sedicente satirica.
Allo stesso modo se si vuole criticare l'islam, non e' necessario disegnare vignette blasfeme o mettere online film inguardabili.
Tutto si puo' criticare e nessuno dovrebbe essere esente da critica (soprattutto se il presunto rispetto e' dovuto alla paura e non all'educazione) ma il rispetto deve esserci sempre.
Penso la stessa cosa della vignetta di Vauro contro il ministro Fornero.
R.

Anonimo ha detto...

Nessuno vuole impedire il diritto a dissentire tramite la satira, il teatro, il cinema o qualsiviglia altro tipo di arte. Quello che si vorrebbe impedire è che i simboli più sacri delle religioni vengano raffigurati in modo grottesco e degradante. Come cristiani cattolici abbiamo tollerato troppo a lungo. Ultimo esempio di tolleranza oltre i limiti del lecito, il film di Ulrich Seidl presentato a Venezia poche settimane fa. No alla violenza, no a scenari teocratici, sì al diritto di appellarsi a una legge quando buon gusto e rispetto vengono ignobilmente
calpestati.
Alessia

un passante ha detto...

Hai sicuramente ragione, e per certe cose basterebbero il buon senso e il rispetto dell'altro. Molti sedicenti artisti poi non si rendono conto nemmeno delle figuracce che fanno, tutte le volte che esibiscono un cuor di leone col crocifisso o il Papa mentre si vestono da conigli rispettosi delle sensibilità altrui quando queste menano. Il rispetto non dovrebbe sottostare alla legge del piu forte, ma essere gratuito. E la satira dovrebbe essere anticonformista, quando e' conforme al consenso della piazza e' troppo facile e per nulla coraggiosa

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Visto che siamo in un periodo in cui il Diritto è diventato uno zimbello in mano a gente priva di scrupoli, io non farei mettere il bavaglio, perchè, Raffaella, non credere che si tirerà fuori una legge che tuteli il rispetto e l'onorabilità delle religioni e dei suoi simboli, ma si avrà un veto a QUALSIASI espressione e censura, soprattutto per internet: a questo si vuole arrivare!

In questa globalizzazione è meglio andar cauti e giocare sulle coscienze, sulla consapevolezza dei fedeli e sull'impegno alla coalizione dei capi religiosi su questi argomenti.