giovedì 13 settembre 2012

Il Papa in Libano, il patriarca maronica: aiuterà la vera primavera araba e lancerà appello per la pace (Izzo)

PAPA IN LIBANO: PATRIARCA MARONITA, AIUTERA' VERA PRIMAVERA ARABA

(AGI) - Beirut, 13 set. 

(dell'inviato Salvatore Izzo) 

"La figura del Papa trasmette tranquillita' e pace nel cuore; e il messaggio caloroso, che portera' insieme con principi ed indicazioni di pace, sara' apprezzato non solo dai cristiani ma anche dai musulmani". Il patriarca maronita Bechara Boutros Rai, che questa mattina ha incontrato i giornalisti, ne e' sicuro: "i musulmani sono davvero entusiasti per la visita del Papa".
Mentre sale la tensione in tutto il mondo arabo dopo l'attentato di Bengasi, le parole del capo della piu' numerosa comunita' cristiana del Libano fotografano la situazione di Beirut che si appresta ad accogliere domani Benedetto XVI per il suo 24esimo viaggio apostolico internazionale e dove tutto sembra proiettato verso questo evento che ha per slogan "La pace sia con voi". E, assicura il patriarca, vuole contribuire alla Primavera araba," tanto desiderata e di cui tanto si parla", stimolando "una primavera cristiana". Poster giganti del Papa e bandiere bianco-gialle del Vaticano si rincorrono lungo la strada che porta in citta' dall'aeroporto e sono presenti in ogni quartiere, compresi quelli a maggioranza musulmana. 

E la Siria di Assad, che pure in Libano ha svolto per decenni un ruolo decisivo, e la sua sanguinosa guerra civile, sembrano oggi assai piu' lontane delle poche decine di chilometri che separano il Paese dei Cedri da quegli scenari apocalittici. "Sfortunatamente - rileva l'arcivescovo maronita - in genere i mass media parlano del Libano come se fosse una terra di violenza e di guerre. Venendo, il Papa dimostrera' al mondo che si tratta di un Paese totalmente diverso: un Paese di pace e di incontro".
"Il Libano e' piu' di un Paese, e' un messaggio", disse Giovanni Paolo II 15 anni fa nella sua storica visita, descrivendo questo "mosaico di religioni e culture" che attende ora con trepidazione e speranza la visita del nuovo Papa che portera' una proposta di riconciliazione e pace per tutto il Medio Oriente, nel documento "Ecclesia in Medio Oriente" che sara' firmato proprio qui, nella basilica greco-melchita di Saint Paul. Intanto nella capitale libanese - dove restano evidenti le ferite nei palazzi crivellati durante la guerra civile degli anni '80, accanto ai nuovi grattacieli che cambiano di continuo il profilo della citta' - si e' svolta ieri una veglia di preghiera per dare il benvenuto a Benedetto XVI alla quale hanno preso parte giovani cristiani e musulmani, uniti nel ribadire le ragioni del dialogo e del rispetto reciproco. Insieme i ragazzi daranno vita ad una piccola Gmg del Medio Oriente che avra' come cornice il piazzale antistante il Patriarcato maronita di Bkerke'.
"La visita del Santo Padre - aggiunge il patriarca Bechara Rai - dara' una bella immagine del Paese, cioe' come una terra di incontro, non una terra di guerra". "Il Papa - anticipa il capo dei maroniti - dara' poi un incoraggiamento a tutte le popolazioni del Medio Oriente, siano esse cristiane, musulmane o altro, perche' dira' una parola di speranza per tutti e mettera' in rilievo anche il valore di questi Paesi del Medio Oriente, la loro storia, e la presenza cristiana che c'e' da duemila anni". 

"I cristiani - ricorda ancora il patriarca - hanno avuto il loro ruolo importante, hanno portato la cultura del Vangelo alle culture locali". Secondo Bechera Rai "i primi ad acquistare l'Esortazione apostolica 'Ecclesia in Medio Oriente' saranno proprio i musulmani, perche' sono molto interessati. Essa - aggiunge - rappresentera' certo un dono della Divina Provvidenza in questo momento storico che il Medio Oriente sta attraversando", perche' potra' determinare nella "primavera araba" una "primavera ecclesiale e cristiana". Infatti, conclude il patriarca, "attraverso la guerra, la violenza, la distruzione non si arriva ad una vera primavera". 

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PAPA IN LIBANO: PATRIARCA MARONITA, LANCERA' APPELLO PER PACE


Salvatore Izzo 

(AGI) - Beirut, 13 set. 


"Benedetto XVI chiedera' di mettere fine alla spirale di violenze in Siria, cosi' come di interrompere ogni tipo di supporto finanziario o armato sia al regime che all'opposizione". Lo ha anticipato ai giornalisti il patriarca maronita libanese Bechara Rai, alla vigilia della visita di Papa Ratzinger in Libano. Il patriarca ha anche condannato  il film su Maometto che e', ha detto, "vergognoso ed offensivo per tutte le religioni, non solo per l'islam".
"Le lotte armate - ha poi affermato lo stesso patriarca in un testo pubblicato dall'Osservatore Romano - continuano a disorientare i giovani che desiderano assicurare il loro futuro, con serenita'. Il popolo palestinese che rimane disperso dal punto di vista umano, geografico e politico, aspira a una pace, che resta vaga e lontana".
Per il patriarca maronita, "la visita del Pontefice diviene un appello rivolto a tutti i Paesi del Medio Oriente, come un olio sacro, che si spande a partire dal Libano, e che noi continueremo a sostenere, con spirito di condivisione e di collaborazione, cosicche', alla fine, i popoli di questo Oriente, liberati dai gioghi che impediscono il loro sviluppo, possano riuscire a ritrovare la luce della pace e a instaurare la giustizia". 


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