mercoledì 19 settembre 2012

Il Papa: commovente il viaggio in Libano, era mio dovere di padre (Izzo)


PAPA: COMMOVENTE IL VIAGGIO IN LIBANO, ERA MIO DOVERE DI PADRE

Salvatore Izzo 


(AGI) - CdV, 20 gen. 


Quello in Libano e' stato "un Viaggio che ho fortemente voluto, nonostante le circostanze difficili, considerando che un padre dev'essere sempre accanto ai suoi figli quando incontrano gravi problemi".

Lo ha confidato oggi Benedetto XVI agli ottomila fedeli che gremivano l'Aula Nervi per l'Udienza Generale. 
"E' stato un evento ecclesiale commovente e, al tempo stesso, una provvida occasione di dialogo vissuta - ha ricordato - in un Paese complesso ma emblematico per tutta la regione, a motivo della sua tradizione di convivenza e di operosa collaborazione tra le diverse componenti religiose e sociali".
"Di fronte alle sofferenze e ai drammi che permangono in quella zona del Medio Oriente, ho manifestato - ha detto ancora Papa Ratzinger - la mia sentita vicinanza alle legittime aspirazioni di quelle care popolazioni, recando loro un messaggio di incoraggiamento e di pace". 

E, ha rivendicato, "durante la mia visita, la gente del Libano e del Medio Oriente, cattolici, rappresentanti delle altre Chiese e Comunita' ecclesiali e delle diverse comunita' musulmane, ha vissuto, con entusiasmo e in un clima disteso e costruttivo, un'importante esperienza di rispetto reciproco, di comprensione e di fraternita', che costituisce un forte segno di speranza per tutta l'umanita'". 
"Ringrazio il Signore - ha continuato il Pontefice - per questo dono prezioso, che da' speranza per il futuro della Chiesa in quei territori: giovani, adulti e famiglie animati dal tenace desiderio di radicare la loro vita in Cristo, rimanere ancorati al Vangelo, camminare insieme nella Chiesa".
"Di fronte alle sofferenze e ai drammi che permangono in quella zona del Medio Oriente, ho manifestato - ha detto ancora - la mia sentita vicinanza alle legittime aspirazioni di quelle care popolazioni, recando loro un messaggio di incoraggiamento e di pace". 

Il Pontefice ha pure rivendicato il fatto che "durante la visita, la gente del Libano e del Medio Oriente, cattolici, rappresentanti delle altre Chiese e Comunita' ecclesiali e delle diverse comunita' musulmane, ha vissuto, con entusiasmo e in un clima disteso e costruttivo, un'importante esperienza di rispetto reciproco, di comprensione e di fraternita', che costituisce un forte segno di speranza per tutta l'umanita'". 
"Ringrazio il Signore - ha continuato - per questo dono prezioso, che da' speranza per il futuro della Chiesa in quei territori: giovani, adulti e famiglie animati dal tenace desiderio di radicare la loro vita in Cristo, rimanere ancorati al Vangelo, camminare insieme nella Chiesa".

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