lunedì 24 settembre 2012

Il libro di Giuseppe Ruggieri sul Concilio Vaticano II nei commenti di Enzo Bianchi e Paolo Rodari

Su segnalazione di Alessia leggiamo qui la recensione di Bianchi e qui quella di Paolo Rodari.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene! Dallo scontro della moribonda scuola di Bologna con le linee del pontificato di Benedetto XVI la prima uscirà fracassata e il mito del "concilio nuova pentecoste" ridimensionato e infine cancellato. A tutto vantaggio del Popolo di Dio, che non sa neanche che cosa sia un concilio, ma, grazie all'Anno della Fede, comincerà a leggere il Catechismo e a frequentare i Sacramenti.

Anonimo ha detto...

Prima di tutto sarebbe bene precisare che un concilio non è un dogma e che quindi si può discuterne sotto vari punti di vista;il dr.Ratzinger non era un padre sinodale,era un semplice peritus,aveva 30 anni o poco più e soprattutto faceva 'capo'a quella corrente nordica dei padri conciliari(Germania,Belgio e Francia)che tanto hanno nuociuto alla chiesa durante gli anni.Il dr.Ratzinger,divenuto cardinale era tutt'altra cosa e aveva già preso le distanze da certa teologia,(di qui l'insanabile contrasto con Kung and.co).Il vat.2 è diventato il manifesto di propaganda e di pensieri fra i più disparati e i più lontani dal Magistero, compresa la scuola dossettiana cui appartiene il sedicente priore,scuola che ha portato dritto dritto al cattocomunismo che ancora imperversa,quindi tutt'altro che moribondo.Il vulnus aperto dai progressisti è duro da far sparire o quanto meno cicatrizzare,è ancora una nota dolente,dolorosa, che ha prodotto tanti dispiaceri a più di un papa,spero vivamente che BXVI riesca a fare chiarezza una volta per tutte,perchè la cosa seguita a procurare danni notevolissimi all'immagine della chiesa,vi aggiungo anche l' dei lefebvriani,ancora ben lungi da una soluzione.Che Dio illumuni tutti quanti,in primis il nostro papa.GR2