sabato 8 settembre 2012

Il difficile viaggio di Benedetto XVI in Libano (Tosatti)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Difficile viaggio,ma quando mai BXVI ha fatto un viaggio facile?Lo seguo dalla gmg di Colonia cui ha partecipato mio figlio e anche allora un fiume di parole,di attacchi più o meno mascherati più o meno mirati,proteste di ogni tipo,petizioni scritte come in GB,paragoni ingenerosi e cattivissimi col predecessore,fogliate intere di pseudo vaticanisti vagheggianti e sproloqui,bene,ha riscosso sempre un grande successo,soprattutto da parte della gente umile,il 'popolino'che gli ha sempre tributato festose e spontanee accoglienze,alla faccia dei tanti corvi e gufi portajella;sarà come sempre protetto dallo Spirito Santo che lo segue sempre fin dall'elezione,noi accompagnamolo con la preghiera,io stamani sono già andato a pregare in cattedrale per lui e per il suo alto ministero,non mancherò mai di fargli avere il mio modesto contributo di preghiere.GR2

Anonimo ha detto...

A mio modesto avviso questa situazione è diversa e peggiore delle altre citate dall'amico intervenuto. Nei paesi di cultura occidentale l'avversione per il Papa restava tale, senza seri rischi fisici; in paesi come il Libano, terra di milizie conflittuali, con islamici palestinesi e sostenitori di Hezbollah (una milizia considerata, a ragione, da molti paesi dell'occidente come terroristica) il discorso sulla sicurezza e sulle difficoltà del viaggio è molto più complicato ed a mio modesto avviso il Santo Padre corre qualche rischio personale. Speriamo che ciò non avvenga! Io ho molti dubbi che in Libano, come raccontano i vescovi locali con un ottimismo sconfinato ed oserei dire irresponsabile, che tutti (anche gli integralisti islamici) gioiscano della visita del Papa. Speriame bene. Dobbiamo pregare!