sabato 22 settembre 2012

Card. Vallini: abusi intollerabili di denaro pubblico. Seminaristi del Laterano nei campi Rom per condividerne la vita (Izzo)

CARD.VALLINI: ABUSI INTOLLERABILI DI DENARO PUBBLICO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 set. 


Davanti a una crisi che morde cosi' forte "non si comprende che i sacrifici non possano essere piu' equamente distribuiti con il sostegno del potere legislativo, mentre assistiamo al persistere di privilegi di corporazioni, a scandali ed abusi di denaro pubblico che sono intollerabili". 
Lo afferma il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma. "Se non c'e' una ripresa di senso morale individuale e collettivo in termini di giustizia e di solidarieta' sociale, le leggi - spiega in un'intervista a "Roma7", supplemento domenicale di Avvenire - non bastano o non sono equilibrate".
"Fortemente preoccupato" della mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani, il cardinale vicario sottolinea nell'intervista che "ove non c'e' lavoro non c'e' futuro, e le conseguenze le conosciamo tutti: delusione, scoraggiamento, non di rado depressione, rabbia, o peggio". 

Non manco mai di sollecitare i responsabili delle istituzioni, in forma rispettosa e chiara, di fare di tutto perche' vi sia una maggiore equita' sociale". 
E ricordando come "la grave crisi economica abbia richiesto alle famiglie sacrifici assolutamente straordinari", il porporato ribadisce che "la Caritas diocesana, quelle parrocchiali e le altre associazioni impegnate nel sociale fanno molto e con impegno". 
"E' allo studio - spiega - un'iniziativa per le famiglie che riguarda il problema della casa: speriamo che si riesca a concretizzarla presto". 
In proposito, Vallini mette in evidenza il ruolo delle parrocchie nei processi di micro socializzazione per costruire comunita'.
Sulla violenza che segna la citta', infine, il cardinale Vallini parla di "sgomento di fronte a episodi cosi' gravi che purtroppo diventano sempre piu' frequenti". 
"Chiediamo alle istituzioni - conclude - maggiore fermezza nell'assicurare la legalita' e la legittima domanda di sicurezza in una metropoli messa alla prova da fenomeni nuovi e complessi, ma insieme cooperiamo nel denunciare con forza sfruttamento, abusi, speculazioni di ogni genere. Roma, culla del cristianesimo e patria del diritto, non rinneghi la sua storia e il suo volto umano e si impegni per una cultura dove l'uomo, ogni uomo, sia garantito nella sua dignita'". 

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NOMADI: SEMINARISTI DEL LATERANO NEI CAMPI PER CONDIVIDERNE VITA


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 set. 

Tredici seminaristi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, con la collaborazione della Migrantes diocesana, vivranno con il popolo rom da oggi al 7 ottobre. Sono stati inviati infatti in alcuni campi nomadi della capitale, accompagnati solo dal versetto evangelico: "Vi lascio la pace". "In un clima di intolleranza, di scontro, di belligeranza generale - spiega il direttore spirituale del Seminario, don Paolo Lojudice - portare la pace, quella 'che solo Gesu' puo' dare', ci e' sembrata una cosa molto importante".
Il programma prevede incontri con le famiglie, catechesi in preparazione ai battesimi di alcuni bambini, attivita' sportive, teatro, musica. 

"Cercheremo di portare i bambini e i ragazzi fuori dai campi, appoggiandoci proprio alle parrocchie vicine. I battesimi - aggiunge don Lojudice - verranno celebrati nelle parrocchie di riferimento delle famiglie, al fine di permettere un contatto e anche un'accoglienza nelle rispettive comunita' cristiane". Il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, incontrera' le famiglie in un giorno diverso da quello dei battesimi: "Come al solito ci testimonia una sensibilita' e una vicinanza concrete alle famiglie che vivono in difficolta'", conclude il sacerdote. La missione terminera' con una festa preparata in collaborazione con l'associazione 'Camminare Insieme', nella parrocchia di Santa Maria Regina Mundi a Torre Spaccata il 7 ottobre. 

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1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Vallini perche' non mandi dei seminaristi a vedere e non solo a condividere come " vivono certe famigli di italiani" che non hanno spesso di che mangiare? Non possono mandare i propri figli a scuola e quando gli parli della chiesa se la prendono con l'anello del Papa o con l'oro de S.Pietro?