mercoledì 19 settembre 2012

A Madrid scocca l'ora della nuova evangelizzazione. Il piano presentato dal cardinale arcivescovo Rouco Varela (O.R.)


Il piano presentato dal cardinale arcivescovo Rouco Varela

A Madrid scocca l'ora della nuova evangelizzazione

Madrid, 18. Si chiama Missione Madrid ed è la risposta della Chiesa locale all'appello per la nuova evangelizzazione lanciato da Papa Benedetto XVI nell'agosto dello scorso anno, a chiusura della Giornata mondiale della gioventù (Gmg) celebrata proprio nella capitale spagnola. Con lo slogan «Servitori e testimoni della verità», l'iniziativa pastorale scioglierà le vele domenica 30 settembre, significativamente dunque a pochi giorni dall'apertura (7 ottobre) del Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione e dall'avvio (11 ottobre) dell'Anno della fede, indetto come noto a cinquant'anni dalla sessione inaugurale del concilio Vaticano II. Circostanze, queste ultime, evidenziate dal cardinale arcivescovo Antonio María Rouco Varela, che nei giorni scorsi ha presentato il piano pastorale 2012-2013, che è «particolarmente importante in questi tempi difficili di crisi di fede e di spiritualità». Infatti, l'intera società europea -- ha sottolineato il porporato -- necessita di un rinnovato sforzo missionario per incarnare con maggiore vigore il Vangelo nelle terre di antica tradizione cristiana che negli ultimi decenni sembrano avere approfondito la loro distanza da Dio. «Questa situazione di necessità e di crisi la viviamo anche a Madrid», ha detto, e di fronte a tutto ciò «ci è parso che la diocesi dovesse rispondere con una duplice dose di dinamismo apostolico e di dedizione che si esprimono con la parola missione».
Una missione, ha proseguito il porporato, che ha come origine la Gmg del 2011: «Si può dire che questo piano pastorale sia il risultato, il frutto della Gmg e della sua preparazione». Infatti, «lo stile, la formula, il contenuto sono stati tratti dalla Gmg. L'esempio che ci ha dato Benedetto XVI e il suo modo di evangelizzare i giovani sono stati fondamentali nella formulazione della Missione Madrid». Un'iniziativa che mira a «rinnovare la fede» di tutti i credenti suscitando in loro l'impegno missionario, in modo da raggiungere le persone più lontane dalla Chiesa. Anche per questo l'invito è quello di superare i confini dell'ordinaria pastorale parrocchiale per aprirsi ai vari ambiti della società. Il cardinale ha sottolineato che tra i «principi guida» della missione figura la «confessione della fede», che i missionari si sentono chiamati a testimoniare, l'evangelizzazione e la «conversione delle anime, delle menti e dei cuori». Infatti, «la fede è sempre il frutto di una conversione personale. Nel piano Missione Madrid tutta la Chiesa è chiamata a vivere un profondo momento di conversione alla fede e a Cristo. Dalla conversione dei cuori nasce la necessità di essere testimoni di ciò che si vive, di ciò che si conosce, e di donare il bene che si è ricevuto. In particolare, ci sentiamo chiamati a essere testimoni della verità del Vangelo di fronte ai battezzati -- che sono la maggioranza della nostra gente, ma che si trovano lontani dalla vita della Chiesa e della grazia -- e di fronte a quanti ci vorranno ascoltare. Questa testimonianza vogliamo viverla in maniera diretta attraverso le strade attraverso le quali il Vangelo, la grazie e la fede s'incarnano nella vita delle persone: il matrimonio, la famiglia, le realtà sociali, culturali, pubbliche». Un invito rivolto in particolare ai giovani, senza dimenticare la difficile situazione di crisi in cui vive la società. Perché è necessario tenere conto che per «risolvere e superare la situazione di crisi è necessaria una profonda conversione delle coscienze, morale e spirituale».
Per il vescovo ausiliare di Madrid e coordinatore generale della missione, monsignor César Augusto Franco Martínez, si tratta di una «azione straordinaria», progettata per «rinnovare» il lavoro missionario a volte «dimenticato». La missione avrà come punti di riferimento principali le parrocchie, in modo che «coloro che non hanno ricevuto la chiamata di Cristo possano riceverla, coloro che sono lontani riescano ad avvicinarsi, e tutti i cristiani riescano a vivere consapevolmente la loro vocazione missionaria».
Il piano pastorale della missione prevede anche attività nelle scuole, nelle università e in altri centri di istruzione, come anche corsi per catechisti, pellegrinaggi alla cattedrale, attività missionarie nelle parrocchie e la preparazione dei ragazzi alla Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro nel luglio 2013.

(©L'Osservatore Romano 19 settembre 2012)

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