La Corte distrettuale federale di Portland, negli Stati Uniti, ha assolto il Vaticano dalle responsabilità per un religioso colpevole di pedofilia negli anni Sessanta. Michael Mosman, giudice della Corte distrettuale federale, ha stabilito ieri che la Santa Sede "non può essere considerata come il datore di lavoro" dei sacerdoti e dunque responsabile in sede civile per gli abusi sessuali commessi dai chierici e per i risarcimenti alle vittime.
Nello specifico ha accertato l’assenza totale di qualsiasi "rapporto di lavoro" tra la Santa Sede e il sacerdote protagonista degli abusi. La decisione dunque chiude il procedimento con la motivazione di "mancanza di giurisdizione".
Questo caso è importante – spiega a Vatican Insider l’avvocato Lena- perché dimostra la distinzione tra certe accuse e la realtà dei fatti che emerge dai documenti.
La Corte- ha ribadito Lena- ha di fatto rigettato la teoria secondo cui un prete deve essere considerato un impiegato della Santa Sede, solo perché soggetto alle norme del Codice di Diritto Canonico.
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