martedì 14 agosto 2012

Paolo Gabriele: infiltrato dallo Spirito Santo? (Ambrogetti)

Clicca qui per leggere il commento.

6 commenti:

Eugenia ha detto...



Ancora con questa solfa??????????? e basta! lasciate in pace lo Spirito Santo che in questo momento ha ben altro da fare che avvalersi di un MAGGIORDOMO TRADITORE!

Anonimo ha detto...

Bah, possibile che nessuno conosca il nome di questo padre spirituale? Non mi sembra un segreto di stato da tenere nascosto.
Se ciò è vero, Paoletto si è dimostrato molto abile a tutelare la propria privacy quanto a violare impunemente quella di uno Stato e del suo Sovrano e Papa.
Alessia

mariateresa ha detto...

credo che i giornalisti conoscano benissimo il padre spirituale e anche i giornalisti colleghi che hanno plasmato lo scarno contenuto del cervello di Paolo Gabriele (e senza difficoltà alcuna). Sono due brutti mestieri entrambi.
Non capisco perchè nessun vaticanista venga giù di bocca e parli fuori dai denti. Su twitter si parla di segreto di Pulcinella.
Quindi questi giornalisti devono essere molto potenti se stanno tutti zitti con il pannolone.
Sono convinta che se si trattasse di mezzecalzette chessò dei tempo determinato alla redazione dell'Araldo di Roccacannuccia , i nomi verrebbero fuori subito.

Anonimo ha detto...

Io sono convinto che trattasi di un vero complotto ordito dall'esterno della Chiesa e con la collaborazione da persone che sono dentro la Chiesa.
Per inciso, nella circostanza non c'è lo zampino della massoneria.
Quindi, per concludere, Gabriele è uno dei burattini.
Con il tempo òla verità verrà a galla.

Anonimo ha detto...

Il contrario, secondo me, anonimo. Dall'interno della Chiesa verso l'esterno. L'ha detto anche Benedetto verso Fatima dove nasce il male. Il Papa vuole portare alla luce tutto. Non riusciranno a fermarlo, chiunque siano e qualunque sia lo scopo. Mi piacerebbe solo sapere il ruolo che gioca questo padre che non credo sia quello ipotizzato da Calabrò.
Alessia

corvo di rovo ha detto...

non c'è stato però il comunicato di fuoco riservato alla difesa di chi non si chiama ratzinger.