lunedì 6 agosto 2012

L'infanzia di Gesù e i dilemmi di Benedetto XVI (Gagliarducci)


Joseph Ratzinger ha ultimato il terzo volume sulla vita del Salvatore

L'infanzia di Gesù e i dilemmi di Benedetto XVI

ANDREA GAGLIARDUCCI

È stato il cardinal Bertone, segretario di Stato vaticano, ad annunciare ufficialmente che il terzo volume sulla vita di Gesù di Benedetto XVI è stato concluso. 
E lo stesso cardinale ha lasciato intendere che probabilmente Benedetto XVI si rimetterà presto sullo scrittoio, per vergare una nuova enciclica, forse la più attesa. Perché dopo le prime due sulle virtù teologali della carità (Deus caritas est) e della speranza (Spe Salvi), sarà probabilmente il turno di un enciclica tutta basata sulla fede, forse la più sentita perché sarà pubblicata proprio nell'Anno della Fede.
Presto, dunque, il manoscritto terzo volume del Gesù di Nazaret sarà tradotto nelle principali lingue. La serie sulla figura storica di Gesù doveva fermarsi con il secondo volume quello sulla Passione e Resurrezione. 
Un volume fondamentale per Ratzinger, che ci ha lavorato con cura maniacale, in particolare il capitolo sulla Resurrezione. Ma nell'ambito delle ricerche, come succede a tutti gli studiosi che si fanno prendere dalle materie che amano, Benedetto XVI si è ritrovato con molto materiale riguardante l'infanzia di Gesù. E ha cominciato ad appuntare le sue riflessioni - come di consueto a matita - diviso tra la volontà di pubblicare e il rischio per un Papa di cimentarsi con una materia così scivolosa. 
Gli episodi dell'infanzia di Gesù, infatti, sono raccontati solo nei Vangeli di Matteo e Luca, ma non in quelli di Marco e Giovanni. Tra l'altro i due Vangeli hanno punti di accordo e di disaccordo. Entrambi raccontano che Gesù è nato a Betlemme, fanno coincidere la nascita con il regno di Erode il Grande, e concludono i racconti nel momento in cui Gesù va a risiedere a Nazaret. Ma i racconti di base della nascita e del dopo nascita sono diversi: Matteo descrive la stella, l'arrivo dei Magi prima presso Erode a Gerusalemme poi verso la casa di Gesù, la fuga in Egitto; Luca il censimento, la nascita del bambino, la deposizione in una mangiatoia, l'annuncio degli angeli ai pastori, la presentazione di Gesù al tempio. Come venire a capo di queste incoerenze? Per ricostruire alcuni pezzi di infanzia ci si deve affidare anche ai Vangeli apocrifi, materiale "spurio", considerato non affidabile dalla Chiesa e per questo messi fuori canone (anche se i nomi dei genitori di Maria, Gioacchino ed Anna, venerati come santi e protettori dei nonni, sono presi dai Vangeli apocrifi). 
Poteva un Papa affrontare una simile materia, anche se pubblica il libro come Joseph Ratzinger, sganciandolo dal magistero e aprendo ogni idea alla discussione? Gli appunti erano diventati un fascicoletto di una quarantina di pagine, e il materiale sempre di più. Era evidente per Benedetto XVI che ci voleva un ulteriore volume per completare l'opera, e rendere il lavoro sul Gesù storico dei Vangeli completo.

© Copyright La Sicilia, 3 agosto 2012

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