mercoledì 8 agosto 2012

L'arte sacra oggi: è veramente arte ed è davvero sacra? Riflessione di Steen Heidemann

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto condivisibile. Gli stessi concetti mi sono stati ripetuti da Secondo Raggi Karuz, autore di bellissimi affreschi in chiese e cappelle poco conosciute.Però se si va in molte chiese moderne, così brutte e con opere così mediocri, non si vede come uscirne. Sono stati soprattutto i comittenti ecclesiastici che hanno affossato l'arte sacra cristiana, in un vano tentativo di essere alla moda. Invece di guidare sono andati al rimorchio, spendendo somme considerevoli con risultati molto modesti. Eufemia

Anonimo ha detto...

A dire il vero,certe chiese moderne sembrano piuttosto sale condominiali,di riferimenti sacri,neppure l'ombra,ma quel che da più fastidio,almeno a me personalmente,è che hanno relegato il tabernacolo con le Sacre Specie quando va bene in qualche cappella laterale,quando va male in sacrestia e ciò mi fa molto male,perchè se non si entra in chiesa per adorare il Santissimo anche quando non esposto per esplicita adorazione,che ci si va a fare in chiesa,a discutere del consiglio parrocchiale e delle attività collaterali?

Andrea ha detto...

Siamo ancora inchiodati al dilemma fra il "figurativo" (considerato infantile, passatista, "neofascista") e l' "informale" (considerato "adulto", à la page, progressivo).

Questa situazione si trascina da almeno 80 anni, cioè da quando l'esito delle "avanguardie" di 100 anni fa si biforcò fra nullificazione dell'opera d'arte (riduzione all'essenziale fino alla sparizione) e ritorno al reale