mercoledì 1 agosto 2012

Il Papa: Consapevoli di nostra debolezza chiediamo aiuto a Dio. Benedetto XVI saluta i ragazzi delle zone colpite dal terremoto


Papa/ Consapevoli di nostra debolezza chiediamo aiuto a Dio


Udienza a Castel Gandolfo dedicata a S. Alfonso Maria de' Liguori


Castel Gandolfo 1 ago. (TMNews) 


Sant'Alfonso Maria de' Liguori, al quale il Papa ha dedicato l'odierna udienza generale, che ha presieduto nella piazza centrale di Castel gandolfo, "riporta l'esempio di San Filippo Neri, molto interessante, che 'dal primo momento in cui si svegliava la mattina, diceva a Dio: 'Signore, tenete oggi le mani sopra Filippo, perché se no, Filippo vi tradisce'". Nella breve catechesi che ha pronunciato di fronte a pellegrini di diversi paesi del mondo, Benedetto ha definito l'atteggiamento di san Filippo Neri molto "realista", ed ha proseguito: "Anche noi, consapevoli della nostra debolezza, dobbiamo chiedere l'aiuto di Dio con umiltà, confidando solo sulla ricchezza della sua misericordia. Dice Sant'Alfonso in un altro passo: 'Noi siamo poveri di tutto, ma se domandiamo non siamo più poveri. Se noi siamo poveri, Dio è ricco'".
"E, sulla scia di Sant'Agostino - ha proseguito il Papa - invita ogni cristiano a non aver timore di procurarsi da Dio, con le preghiere, quella forza che non ha, e che gli è necessaria per fare il bene, nella certezza che il Signore non nega il suo aiuto a chi lo prega con umiltà. Cari amici, Sant'Alfonso ci ricorda che il rapporto con Dio è essenziale nella nostra vita e che solo con una preghiera personale quotidiana e con la partecipazione ai Sacramenti, può crescere in noi la presenza divina che indirizza il nostro cammino, lo illumina e lo rende sicuro e sereno, anche in mezzo a difficoltà e pericoli".


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Papa/ A C. Gandolfo saluta ragazzi di zone colpite da terremoto


Castel Gandolfo 1 ago. (TMNews) 


Il Papa ha salutato, a conclusione dell'udienza generale a Castel Gandolfo i ragazzi "provenienti dalle zone dell'Emilia Romagna e della Lombardia colpite dal recente terremoto".
"Saluto infine i giovani i malati e egli sposi novelli", ha detto il Papa al momento dei conclusivi saluti in lingua italiana. "Tutti esorto a rendere ovunque una gioiosa testimonianza evangelica". L'udienza generale, iniziata alle 10.30, si è conclusa poco prima delle 11 a conclusione della catechesi.


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