mercoledì 15 agosto 2012

Il drammatico faccia a faccia fra Mons. Georg Ganswein e Gabriele

Su segnalazione di Elisabetta leggiamo:

IL RETROSCENA 

DRAMMATICO FACCIA A FACCIA CON L’AIUTANTE DI BENEDETTO XVI

E padre Georg puntò il dito: avevi tu i documenti

CITTÀ DEL VATICANO

«AVETE TROVATO il capro espiatorio». Paolo Gabriele si rivolse così al segretario personale del Papa, monsignor Georg Ganswein quando gli comunicò la sospensione ‘ad cautelam’ decisa nei suoi confronti. L’episodio è raccontato dallo stesso padre Georg ed è riportato nella sentenza di rinvio a giuidizio dell’aiutante del papa. Scrive il giudice: il lunedì successivo all’uscita del libro di Nuzzi («Sua santità»), ci fu in Vaticano «una riunione ristretta della ‘famiglia Pontificia’ alla quale partecipavano Monsignor Georg Ganswein, Monsignor Alfred Xuereb, la signora Birgit Wansing, le quattro Memores e l’imputato Paolo Gabriele. In questa riunione ciascuno dei presenti dava una risposta negativa alla
domanda se fosse stato lui o lei a consegnare i documenti al giornalista Gianluigi Nuzzi». Sempre in quella riunione, scrive ancora il giudice, «Georg Ganswein ebbe ad indicare all’imputato alcuni documenti non ancora usciti dall’ufficio, tra i quali vi erano due lettere che l’imputato stesso aveva certamente avuto tra le mani, poiché era stato incaricato di preparare la risposta».
E QUANDO PADRE GEORG gli fece notare «davanti a tutti» che «questo pur non dando la prova creava un forte sospetto nei suoi confronti», Gabriele — secondo quanto ha raccontato il segretario del Papa — rispose con una «una negazione decisa ed assoluta del fatto». Dopo altri due giorni, Georg Ganswein «veniva avvertito della decisione relativa alla sospensione cautelare di Paolo Gabriele, al quale l’avrebbe potuta comunicare». E afferma: «L’ho chiamato davanti alle altre persone della Casa Pontificia e gli ho comunicato la sospensione. Lui allora ha detto che in questo modo era stato trovato il capro espiatorio della situazione».

© Copyright Il Resto del Carlino, 14 agosto 2012

11 commenti:

gemma ha detto...

Ieri il Carlino titolava in prima pagina: L'assegno del Papa. Puah

Anonimo ha detto...

Per Gemma: solo un cretino può scrivere una simile scempiaggine e solo uno stolto può crederci

Raffaella ha detto...

Eppure in tanti (mia madre compresa) avevano capito che l'assegno era stato firmato dal Papa.
I titoli sono molto pericolosi come le vignette e le foto montate "ad arte".
Oggi un sito prende in giro in modo disgustoso sia il Papa sia il card. Bertone.
Io avrei gia' chiamato un avvocato con i fiocchi ed i controfiocchi.
R.

Anonimo ha detto...

La trasparenza è una cosa ottima...ma il mondo così falso e oscuro la capisce?
Non so se per il bene della chiesa almeno questo processo poteva essere mantenuto più riservato....

Raffaella ha detto...

Riservato?
Cosi', fra qualche decennio, un altro Papa si sarebbe trovato a risolvere il problema nato molto prima della sua elezione.
Non credo proprio che Benedetto XVI voglia far provare ad un suo successore le angherie che egli stesso ha subito.
Non e' il tipo da nascondere la sporcizia sotto al tappeto per poi farla aspirare da una persona che non c'entra nulla.
Pedofilia docet.
R.

Anonimo ha detto...

la pedofilia ha una gravità e la fuga di carte un'altra...
I panni sporchi si lavano in casa, almeno quelli che non coinvolgono terzi piccoli e innocenti.
Condivito la tua posizione raf, ma sai quanta sfiducia, disgusto, se non addirittura ... , nei fedeli?
E se si allontanano dalla Chiesa? dai sacramenti?
Il bene delle anime viene prima.
Per il Gabriele si poteva allontanarlo, processarlo...senza alzare tutto questo polverone...e i media ci marciano.
Le intenzioni della trasparenza sono ottime, ci mancherebbe!
Ma quelle dei media, pilotati..., no.
Certamnete tutta vicenda sarà anche un ottimo deterrente, ma ma ma il prezzo è alto e anche la trasparenza mi puzza.

Raffaella ha detto...

I fedeli, a mio modesto avviso, si sono allontanati dalla Chiesa (e non certo negli ultimi anni) per la scarsa trasparenza, non per l'eccesso di trasparenza.
Fra qualche anno (decennio?) si capira' fino in fondo la rivoluzione copernicana impressa dal Papa.
R.

gemma ha detto...

si permette il sito in questione, che credo di aver capito qual'e, perché sa che rappresentanti del mondo cristiano possono essere tranquillamente irrisi nel giorno in cui festeggiano la Madonna.. Normalmente fa lo stesso per Pasqua e Natale, essendo a corto di altre notizie, causa pause festive. Non farebbe mai altrettanto con altri rappresentanti religiosi normalmente, figurarsi durante le loro sacre feste.

gemma ha detto...

Il non fare chiarezza aumenterebbe ancora di piu la dietrologia, con proliferazione di ipotesi negli anni a venire. In piu, smascherare i personaggi può renderli meno romanzati e le loro motivazioni meno sublimi di quanto non si sia cercato di farci credere. Nuzzi parlando dei corvi descriveva persone con un grande amore verso il Papa. Faccio molta fatica a trovare tutto questo in Paolo Gabriele e nelle sue deposizioni. Penso che l'abbaglio l'abbia preso lui, se davvero continua a pensare questo. Dica che volevano sferrare un bel colpo al Vaticano e allo Ior ma lascino perdere gli angeli custodi del Papa, che quelli appartengono ad un altro mondo

Anonimo ha detto...

ma allora li smascherassero tutti, per bene e senza paura!
Se il papa avesse voluto una rivoluzione copernicana avrebbe fatto di più e altre scelte di rilievo.
Invece come sempre un po' e un po' per accontentare a destra e a sinistra.
Questo pontificato verrà ricordato si per la levatura del pontefice, ma per la totale inefficienza di governo. Responsabilità non solo dei collaboratori

Raffaella ha detto...

Ah, ma allora la trasparenza da' fastidio perche' fa emergere ancora di piu' Benedetto XVI.
Che la curia non sia all'altezza del Papa e' un dato di fatto.
E' anche vero pero' che, con l'aiuto dei suoi collaboratori (il card. Bertone per primo) il sistema antiriciclaggio del Vaticano ha superato la prima prova, la piaga della pedofilia e' pressoche' debellata, Maciel e' stato additato per quello che era (un criminale)...
Devo continuare?
R.