sabato 28 luglio 2012

Unioni civili, Avvenire: diritti adultocentrici e senza doveri (Izzo)


UNIONI CIVILI: AVVENIRE, DIRITTI ADULTOCENTRICI E SENZA DOVERI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 28 lug. 


Mentre si son fatte le ore piccole per approvare il registro delle unioni civili, a Milano "nessuna maratona istituzionale e' stata organizzata per dare sostegno alle famiglie con figli". 
Lo sottolinea Avvenire, per il quale lo strumento approvato "e' utile solo a fini propagandistici e di pressione politica e lobbistica sul Parlamento", e l'approvazione rappresenta "un episodio sproporzionato, tutto meno che un passaggio virtuoso", un'iniziativa invece "lontana dai bisogni reali delle famiglie milanesi, ma volta piuttosto a offrire diritti esigibili sempre e comunque", ai quali cioe' non corrispondono doveri, e per di piu' con intenti "fortemente adultocentrici, tutti concentrati su una uguaglianza di opportunita' di coppie adulte".
Secondo Francesco Belletti, il presidente del Forum delle Associazioni Familiari, che firma l'editoriale, "il rischio reale e' che anche in forza di simili iniziative venga rafforzato un atteggiamento di totale privatizzazione degli impegni familiari e affettivi, che tende a rendere insignificante e non necessario il matrimonio, passaggio invece fondamentale per costruire un patto, un impegno, un riconoscimento reciproco tra progetto della coppia e patto sociale".
"Inappropriato - denuncia l'articolo - appare anche il modo con cui la grande questione delle relazioni affettive tra persone dello stesso sesso viene qui introdotta: di fatto con un atto amministrativo si cerca di ampliare il riconoscimento pubblico della legittima liberta' di scelte di vita privata, assimilandola surrettiziamente a forme familiari".
Sul quotidiano della Cei, interviene sul tema anche Mattia Ferrero, il vicepresidente dell'Unione giuristi cattolici di Milano che aveva criticato la dicitura generica "insieme di persone" contenuta nella proposta iniziale del sindaco Giuliano Pisapia paventando il rischio che si finisse per offrire diritti anche ai poligami". Si e' passati all'espressione "coppia", con lo scopo, lamenta il giurista, di "non dare piu' diritti alle convivenze, ma alle coppie, e in particolare alle coppie omosessuali visto che quelle eterosessuali possono tranquillamente ottenerli sposandosi civilmente". 
Esistono infatti "diverse forme di convivenza, come per esempio quelle dovute a motivi di assistenza" e in "una logica di allargamento dei diritti" ci si puo' chieder perche' queste persone "siano meno meritevoli di attenzione".
Infine desta perplessita' "la cancellazione dell'unione dal registro: puo' avvenire unilateralmente, sara' il Comune a comunicarla all'altro partner, con il risultato che il "piu' debole puo' vedersi comunicare d'ufficio la fine della sua unione, vale a dire la fine dei suoi tanto agognati quanto precari diritti". 


© Copyright (AGI)

3 commenti:

Andrea ha detto...

"Si poteva pensare ai bisogni veri", dice "Avvenire".

"È in corso una guerra di sterminio della famiglia", dice il buon senso ma non "Avvenire"

Sihaya B16 ha detto...

Andrea, scusami ma il tuo allarmismo mi sembra eccessivo! Lo "sterminio delle famiglie" avviene a causa di una politica ambientale dissennata che, complice la criminalità organizzata, ha avvelenato ed avvelena tutt'ora i terreni dove le famiglie vivono (ILVA di Taranto, fiume Sarno, i terreni del Vesuviano dove la mortalità è altissima); lo sterminio delle famiglie è perpetrato dalle cosche che nel sud massacrano nella morsa dell'usura e del racket chiunque voglia trovare aprire, con il suo sudore, una attività commerciale; lo sterminio delle famiglie avviene a causa di un capitalismo di rapina che protegge i grandi evasori e strozza chi guadagna e vive con onestà e dignità.
Una coppia di innamorati che appongono una firma su di un registro comunale sono semplicemente una coppia di innamorati che appongono una firma su di un registro comunale. E io, (Raffaella mi conosce) non sono nè laicista nè uaar. Cordialità. S.

Anonimo ha detto...

Giustissimo quel che dice Sihaya,però bisogna aggiungere che quello che Andrea definisce sterminio,è iniziato nel'mitico'68,quelli sì anni formidabili,ma nel senso che hanno letteralmente distrutto l'idea della famiglia,quando tutto e l'incontrario di tutto è stato permesso in nome della libertà di scelta su qualsiasi cosa,anche sul sesso che ci si vuole costruire addosso,a prescindere dalla nascita;ciò detto,le'unioni civili'o comunque le si voglia far passare,hanno l'utilità che potrebbe avere un pannicello caldo su ustioni di 4° grado...GR2