giovedì 19 luglio 2012

Un cammino trasparente che continua. L'incontro di Mons. Balestrero con i giornalisti (O.R.)

L'incontro con i giornalisti


Un cammino trasparente che continua


Una presenza inusuale e significativa quella di monsignor Ettore Balestrero, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, al briefing di questa mattina, mercoledì 18 luglio, nella Sala Stampa della Santa Sede, per una valutazione del rapporto di Moneyval pubblicato ufficialmente due ore prima dell'incontro con i giornalisti. Una chiara indicazione, come ha notato il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, di come la Santa Sede intenda proseguire, in piena trasparenza, il cammino iniziato diciannove mesi fa, quando cioè ha deciso di aderire agli standard internazionali stabiliti per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.
Dopo aver letto il testo preparato per illustrare ai giornalisti le osservazioni principali contenute nel rapporto di valutazione di Moneyval, il prelato ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte dai numerosi giornalisti presenti.
Del resto lo scopo dichiarato dell'incontro era proprio quello di condividere con i rappresentanti dei media di varie parti del mondo alcune osservazioni sul lungo cammino compiuto in questi mesi e di offrire alcune indicazioni sulla strada ancora da percorrere per perfezionare la normativa dello Stato della Città del Vaticano sulla quale si sono appuntate le osservazioni dei valutatori, giudicati da monsignor Balestrero molto qualificati.
Le domande si sono concentrate su ciò che in questo periodo ha fatto più discutere i media, cioè il ruolo dell'Autorità di Informazione Finanziaria (Aif). Come è noto, istituita con la legge n. cXXVII nel novembre 2011, l'Aif ha il duplice ruolo di ricoprire funzioni normalmente svolte da unità di informazione finanziaria e, nello stesso tempo, funzioni proprie di organismi di vigilanza. La modifica in proposito apportata alla legge nello scorso gennaio -- allo scopo di rendere più effettiva la collaborazione e dunque la corresponsabilità tra le autorità interne alla Santa Sede competenti nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio -- non è stata sufficiente per un completo adeguamento alle normative internazionali. Monsignor Balestrero ha pubblicamente ringraziato i valutatori per aver fatto notare questa difficoltà e ha assicurato che si sta già lavorando per ovviare al fatto che «la medesima persona svolga la propria attività nello stesso tempo in un ente vigilato e nell'ente vigilante».
Un'altra serie di domande ha riguardato la valutazione dei fattori di rischio, tra i quali il più significativo, secondo il prelato, può essere indicato nel denaro contante ricevuto soprattutto sotto forma di donazione. Anche in questo caso si stanno studiando nuove forme di controllo da affiancare a quelle già esistenti, come quella per cui non si possono introdurre in Vaticano somme in contanti maggiori a diecimila euro. Tra le domande sull'Istituto per le Opere di Religione (Ior) diverse hanno insistito sul suggerimento di nominare un supervisore indipendente, suggerimento definito «un po' al di là di quanto richiesto dallo standard internazionale. Del resto -- ha precisato monsignor Balestrero -- lo Ior è già sottoposto al controllo della Commissione cardinalizia, organo che ha proprio il compito di vigilare sul bilancio e su tutti gli altri aspetti che riguardano l'Istituto».
Infine una domanda ha riguardato la presunta tensione verificatasi a Strasburgo per rilievi mossi dalla delegazione italiana sulla cooperazione giudiziaria, con riferimento alla questione delle rogatorie. Il sottosegretario per i Rapporti con gli Stati -- dopo aver confermato i buoni, anzi «molto buoni rapporti» con l'Italia, «che è una grande realtà» -- ha specificato che se ci sono state difficoltà in questo processo, da parte della Santa Sede «c'è la volontà di costruire un sistema solido e robusto». Di certo «posso assicurare che non c'è stata alcuna volontà di interferire politicamente in quello che è un processo tecnico» ha concluso monsignor Balestrero.
I rilievi mossi da Moneyval su alcuni punti della legislazione vaticana antiriciclaggio verranno accolti seriamente -- ha assicurato il prelato -- e si farà certo di tutto per risolvere ogni questione nello spazio di tempo previsto e stabilito dai valutatori per casi simili, cioè entro un anno.


(©L'Osservatore Romano 19 luglio 2012)

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