martedì 24 luglio 2012

Il maggiordomo infedele chiede perdono (Izzo)


VATICANO: MAGGIORDOMO INFEDELE CHIEDE PERDONO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 24 lug. 


Il maggiordomo infedele, nella cui abitazione sono stati ritrovati documenti riservati sottratti dall'Appartamento Pontificio, ha chiesto perdono a Benedetto XVI in una lettera nella quale esprime il suo dolore e il suo pentimento per quello che ha fatto. 
La lettera, confidenziale, annuncia il Corriere della Sera, e'stata consegnata alla Commissione cardinalizia d'indagine, presiedutadal cardinale Julian Herranz Casado chiamata a indagare sullafuoriuscita di notizie e documenti riservati e composta anche dai cardinali Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi. 
A darne notizia e' stato l'avvocato Carlo Fusco, difensore di Paolo Gabriele arrestato il 23maggio scorso dopo una perquisizione. 
"Paolo ha scritto al Papa una lettera confidenziale che e' stata consegnata alla Commissionecardinalizia presieduta dal cardinale Herranz", ha dichiarato Fusco precisando di non averla letta "perche' e' una decisione del maggiordomo che e' assolutamente esterna all'iter del processo". 
"Paoletto" tuttavia avrebbe riferito al legale chenella lettera al Papa, "ammette i suoi errori, chiede perdono ed afferma anche di non aver avuto complici". 
L'esistenza dialtre persone che hanno collaborato con il maggiordomo spergiuro (come tutti i dipendenti del Vaticano era legato alla riservatezza da un giuramento) benche' evidentemente verosimile, secondo il legale "non risulta da nessuna parte, ne' dalle contestazioni che gli sono state fatte durante gli interrogatori, ne' dagli atti di cui sono venuto a conoscenza".
"Naturalmente - mette pero' le mani avanti Fusco - l'intero fascicolo verra' depositato solo al dibattimento. 
E quindi potro' leggerlo solo allora". In ogni caso, assicura l'avvocato, "Paolo e' l'unico indagato, per quello che e' a mia conoscenza".     
Secondo Fusco, inoltre, "non c'e' stato nessun complottone' interno ne' esterno al Vaticano, che possa riferirsi a Paolo, in relazione alla fuga di notizie. 
Quanto a chi ha operato la pubblicazione - conclude - io non so". 


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