martedì 31 luglio 2012

Gesuiti, padre Lombardi: siamo al servizio del Papa e della fede. Il ricordo delle domande di Benedetto XVI agli astronauti (Izzo)

GESUITI: PADRE LOMBARDI, SIAMO AL SERVIZIO DEL PAPA E DELLA FEDE


Salvatore Izzo

(AGI) - Boston, 31 lug. 


La missione della Compagnia di Gesu' come "servizio alla fede" e'  stata al centro dell'intervento che padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, del Centro Televisivo e della Radio Vaticana, tenuta al primo incontro internazionale delle scuole di istruzione secondaria dei gesuiti in corso a Boston, negli Stati Uniti. 

"Servire la fede - ha detto Lombardi - rappresenta una missione che si e' arricchita nel tempo di connotazioni nuove, come la necessita' di combattere la secolarizzazione nel mondo occidentale e di promuovere la giustizia del Regno annunciato da Cristo".
Per i gesuiti che hanno un particolare legame con la Sede Apostolica, testimoniato dal quarto voto, e' importante  ricordare le prospettive principali indicate dal Papa, che padre Lombardi ha ricordato partendo dalla nuova evangelizzazione a cui e' dedicato il prossimo Sinodo dei vescovi in programma a ottobre a Roma e l'Anno della Fede, per tornare ad annunciare il Vangelo in un mondo che non lo riconosce piu' o non lo ha ancora conosciuto. Benedetto XVI, ha continuato padre Lombardi, "parla anche di emergenza educativa e della necessita' di formare le nuove generazioni con un sano equilibrio tra liberta' e disciplina; l'educazione, inoltre, rappresenta l'arma vincente contro lo scetticismo e il relativismo imperante nella nostra cultura". 

"Una cultura - ha continuato padre Lombardi - anche fortemente interrogata dal rapporto tra Fede e Ragione: amiche e alleate, non avversarie, a patto che la ragione riconosca la necessita' della fede e non perda il senso dei limiti dell'uomo".
Infine padre Lombardi ha ripercorso la tradizione educativa della Compagnia di Gesu', con un'attenzione "a proiettarsi nel futuro della comunicazione digitale: uno strumento non da rifiutare, ma da conoscere e valorizzare, riducendone i rischi, primo tra tutti quello di confondere la mera connessione con la comunione, l'amicizia vera e la solidarieta' diffusa".



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PAPA: LOMBARDI, QUELLE DOMANDE AGLI ASTRONAUTI


Salvatore Izzo


(AGI) - Boston, 31 lug. 


Abituato a rispondere a domande che - attraverso i nunzi e i vescovi - gli arrivano da tutto il mondo, qualche mese fa Papa Ratzinger ha sperimentato l'esperienza contraria. 
Lo ha ricordato il suo portavoce, padre Federico  Lombardi, che in un intervento all'incontro dei gesuiti di tutto il mondo in corso a Boston - ripreso in serata da Radio Vaticana - ha ricordato anche uno dei momenti piu' belli vissuti accanto al Santo Padre: il colloquio con gli astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale in orbita intorno alla Terra l'anno scorso. "Nei 15 minuti a disposizione, Benedetto XVI - ha sottolineato - non pronuncio' alcun discorso, ma fece domande su come vedevano dall'alto il pianeta, con tutte le sue guerre, le sue bellezze e le sue fragilita', sulla possibilita' della scienza di tutelare l’ambiente, di servire la pace e contribuire al bene delle future generazioni, sullo sguardo dell'uomo che si eleva verso l'immensita' dell'infinito, ammira la Bellezza e diventa preghiera". 


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