sabato 21 luglio 2012

Denaro e trasparenza: editoriale di padre Lombardi


Denaro e trasparenza: editoriale di padre Lombardi


Nei giorni scorsi è stato pubblicato un dettagliato rapporto sull’impegno del Vaticano per inserirsi nel sistema internazionale di controlli e misure per combattere le nuove forme di criminalità nel campo economico e finanziario: il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. 
Il rapporto formulato da Moneyval, l’organismo del Consiglio di Europa competente in materia, ha dato una valutazione sostanzialmente positiva. Ascoltiamo in proposito la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:


La valutazione dice che il Vaticano ha già fatto molto, è sulla buona strada, anche se molto rimane da fare. Per la Santa Sede prendere questa strada è stata una decisione coraggiosa e innovativa, che ben corrisponde alla linea di coerente trasparenza voluta dal Papa in tutti i campi. Come sappiamo, il denaro può servire a fare molte cose buone, anzi spesso è necessario per realizzare progetti meravigliosi. Allo stesso tempo non è la salvezza, e non di rado il suo uso è rischioso. A volte per mancanza di prudenza, a volte perché scatena la passione disordinata dell’avere. Che la comunità internazionale si preoccupi di stabilire regole e controlli a tutela del bene comune è molto positivo, anzi necessario. Che le istituzioni ecclesiastiche partecipino solidalmente e umilmente a questo cammino è giusto e doveroso, perché non vi è alcun motivo di pensare che siano più esperte e capaci di altre nell’istituire tali controlli, anzi talvolta la fiducia nelle buone intenzioni può fare abbassare la guardia.


Rigore e buona amministrazione, trasparenza di bilanci e procedure, rispetto della legalità. A tutti i livelli, in tutte le parti del mondo e in tutti i campi, della carità, educazione, sanità…La strada è lunga e complessa per tutti, anche per le organizzazioni cattoliche, è laboriosa nella varietà delle situazioni; ma sulla direzione giusta non c’è dubbio, dato che è una premessa anche per la credibilità della missione spirituale e morale, che è la più importante. Ci auguriamo che l’esperienza avviata dal Vaticano nel rapporto con Moneyval sia un buon passo e un buon esempio per tutta la Chiesa. 


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3 commenti:

Andrea ha detto...

Se l'amministrazione "rigorosa e trasparente" dei fondi fosse "una premessa per la credibilità della missione spirituale e morale", come dice padre Lombardi, Gesù e il Collegio Apstolico non avrebbero alcuna credibilità: l'amministratore dei fondi era Giuda.

Su educazione e sanità, faccio presente che le "organizzazioni internazionali" stanno riuscendo, proprio in questi anni, ad attuare il sogno secolare di sopprimere quelle cattoliche

Anonimo ha detto...

@Andrea Mi trovi pienamente d'accordo: non sono certo le leggi a rendere un'istituzione virtuosa: il sistema Italia ne è la dimostrzione! È la virtù dei suoi membri che la porterà ad operare secondo criteri di onestà e probità.

Andrea ha detto...

E la virtù dei membri, caro Anonimo, ha un'essenziale dimensione sociale (si può essere virtuosi "con"- non certo "contro"- altri); ma questa dimensione sociale è popolare (cioè "di buon senso") e soprannaturale (organicità del Corpo Mistico), non certo massificata