lunedì 23 luglio 2012

Caso VatiLeaks, spuntano altri tre corvi (Tgcom)



Caso VatiLeaks, spuntano altri tre corvi


Nel mirino ci sarebbero la storica governante, un ex aiutante del Papa e anche un cardinale
Novità nelle indagini sul caso VatiLeaks, la fuga di notizie e documenti dalla Santa Sede. 
Dopo l'arresto del maggiordomo del Papa, secondo La Repubblica, altre persone potrebbero essere sottoposte a indagini. Si tratta della governante tedesca Ingrid Stampa, l'ex segretario personale di Joseph Ratzinger, il vescovo Josef Clemens, e l'ex vice Camerlengo, il cardinale Paolo Sardi.
"Ci saranno sorprese", aveva annunciato qualche tempo il cardinale Julian Herranz Casado, capo della Commissione incaricata dal Pontefice di scoprire chi abbia trafugato i documenti dalla sua scrivania, pubblicati poi sui giornali. 
Ingrid Stampa è nota per essere una delle poche persone che riescono a decifrare la grafia di Benedetto XVI. Il vescovo Josef Clemens è stato segretario personale di Joseph Ratzinger per 19 anni prima di lasciare l'incarico a padre Georg Gaenswein.


http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/articoli/1053685/caso-vatileaks-spuntano-altri-tre-corvi.shtml 

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
stanno cercando di rendere meno "impattante" l'indagatura sul Card. Sardi e quindi mettono dentro altri due nomi cosi' tanto per intorbidire le acque?

rosalia_72 ha detto...

Ingrid Stampa??? non ci posso credere!!!

Anonimo ha detto...

Neppure io posso credere al coinvolgimento di Ingrid Stampa e neppure a quello del vescovo Joseph Clemens, amico e collaboratore fedelissimo, congedato dall'allora card. Ratzinger quando il suo pensionamento sembrava imminente. Del card. Sardi non saprei cosa dire.
Alessia

mariateresa ha detto...

si fa fatica a crederci, sì. Ma io comincio a farlo , prevalentemente perchè così si spiega tanta reticenza, tanto fischiettare e tanto imbarazzo, per troppo tempo. Cose che non ci spiegavamo ora acquistano un senso. Anche se sinistro.
Certo che è un bene che il nostro Benedetto abbia già i capelli bianchi perchè in caso contrario avrebbe fatto scalpore vederlo incanutire di colpo da un Angelus a un altro. Non gli è risparmiato niente, bisogna dirlo.
Il prossimo che scrive che Ingrid Stampa è l'unica che sa decifrare la calligrafia del Pontefice, frase che ho già letto quel centinaio di volte, gli metto un dito virtuale in un occhio.

Eugenia ha detto...

Non ho parole! Sembra che titre le persons piu'fedeli a Benedetto si rivoltino contro di Lui come serpi velenose! Sono rimasta distucco sentendo I Nomi di Clemens e fella Ingrid ma,forse non c'e' poi tanto da meravigliarsi come non mi meraviglia la presenza di un cardinale gusto che I nemici piu' forti di Benedetto sono interni

Laurentius ha detto...

Epperò, epperò... Paolo Sardi non è diventato cardinale magicamente, dal nulla, tanti anni fa... è stato Benedetto a firmarne la nomina e a imporgli personalmente la berretta meno di due anni fa. Nello stesso Concistoro in cui l'ha consegnata anche al "Marco Polo di Palermo"... parliamo spesso di non scandalizzare la fede dei semplici: ma un "semplice", in questo caso, direbbe sicuramente: ma perchè li ha fatti Cardinali, e pure elettori, se sapeva che erano personaggi del genere? Eh...

Raffaella ha detto...

Si', non hai tutti i torti Laurentius su questo punto!
La regola non scritta del "promoveatur ut amoveatur" dovrebbe invece entrare nel codice di diritto canonico come divieto assoluto.
R.

Raffaella ha detto...

Ah, in questi casi...metodo Billot!
Senza indugi.
R.

Anonimo ha detto...

Mi risulta che quando Sardi è stato fatto cardinale, circa due anni fa, lo scandalo vatileaks non fosse ancora scoppiato. Ergo, non ha senso domandarsi il perché della sua promozione, all'epoca era ancora un leale collaboratore, Paoletto un efficente maggiordomo, Ingrid la sua amata governante e decrittatrice, Josef Clemens il suo storico segretario e amico a cui aveva rinunciato perché si augurava di andare in pensione. Insomma, stiamo parlando di persone legate da affetto e lunga consuetudine al Papa.
Alessia

mariateresa ha detto...

e chi l'ha detto che quando l'ha fatto cardinale, quel Sardi, il Papa sapeva? Va bene parlare in libertà ma se facciamo uscire troppo fiato dalla bocca va a finire che prendiamo un colpo d'aria.
Non esageriamo.
Cosa sapeva o non sapeva il Pontefice io credo che lo sappia il Padreterno sicuramente e basta.
Anche perchè in un ambiente genere confidarsi non sembrerebbe uno sport opportuno.

Laurentius ha detto...

Nossignore, Paolo Sardi nel 2010 non era affatto una "new-entry" nè nella Curia, nè nelle chiacchiere dei vaticanisti. Fa parte di quei nomi che circolavano nei loro articoli allorchè si descriveva la "Sacra Corona" della Segreteria di Stato (con i vari Viganò, Parolin, Caccia... ricorderete, credo). Riporto il tutto senza alcun giudizio personale: voglio solo far notare che anche lui va annoverato tra i "soliti noti" che, gira e rigira, sono sempre lì in Curia. In ogni caso Padre Lombardi ha smentito, perciò aspettiamo eventuali sviluppi.
Chiaramente il mio messaggio precedente, come Raffaella ha inteso, non prendeva di mira il Papa, ma lo squallido meccanismo del "promoveatur..." che infesta la Curia da troppo tempo.