venerdì 20 luglio 2012

Avverrà nel contesto della prossima assise sinodale la consegna del «Premio Ratzinger» (Biccini)


Sarà lo stesso Benedetto XVI a consegnare a due studiosi il premio a lui intitolato


Il Nobel per la teologia durante il Sinodo dei vescovi


Avverrà nel contesto della prossima assise sinodale la consegna del «Premio Ratzinger», giunto alla seconda edizione. 
Nella mattina di sabato 20 ottobre, sarà lo stesso Pontefice a insignire due eminenti studiosi. «In quel giorno la Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI -- spiega il presidente, monsignor Giuseppe Antonio Scotti -- vuole esprimere in modo semplice e concreto il proprio “grazie” a chi, nel buio del tempo presente, si prodiga a far rifulgere lo splendore della verità, in profonda comunione con il Santo Padre».
Anche perciò, per il conferimento di questa sorta di «Nobel per la teologia» è stata fissata una data nel pieno dei lavori della XIII assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi su «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana», che inizieranno il 7 e termineranno il 28 dello stesso mese.
L'assegnazione del premio intitolato al Pontefice a quegli studiosi che si contraddistinguono per particolari meriti nell'attività di pubblicazione o nella ricerca scientifica, rientra negli obiettivi della Fondazione tra i quali figurano anche l'organizzazione di importanti convegni di studio.
Lo scorso anno, il 30 giugno, il Papa premiò Manlio Simonetti, Olegario González de Cardedal e Maximilian Heim. Grazie al lavoro del comitato scientifico -- presieduto dal cardinale Camillo Ruini e di cui fanno parte i cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Amato, e gli arcivescovi Luis Francisco Ladaria Ferrer e Jean-Louis Bruguès -- vennero portati all'attenzione della comunità scientifica internazionale i contributi del laico italiano considerato una delle massime autorità nel campo degli studi sul cristianesimo antico, del sacerdote spagnolo che ha fondato (e diretto dal 1998 al 2008) la Scuola di Teologia Karl Rahner - Hans Urs von Balthasar e del cistercense tedesco abate del monastero di Heiligenkreuz in Austria.
E se «il Premio Ratzinger -- come spiegò il cardinale Ruini presentandolo alla stampa il 14 giugno 2011 -- è aperto anche ai non cattolici», esso è anche rivolto «a quegli studiosi “esordienti” che sono all'inizio della loro carriera, ma che hanno già dimostrato rigore e passione nel loro lavoro».
Per questo, in occasione della prima cerimonia di premiazione era stato l'abate Heim -- molto attivo nella nuova generazione del circolo degli ex allievi di Joseph Ratzinger, Schülerkreis -- a tenere la lectio magistralis nella Sala Clementina.
Essendo nota la dedizione personale del Papa nella ricerca scientifica sul «Gesù reale, a partire dal quale, soltanto, diventa possibile qualcosa come una “cristologia dal basso”», in questa seconda edizione, saranno premiate -- ha spiegato monsignor Scotti citando l'omelia di Benedetto XVI nella notte di Pasqua 2012 -- due personalità «che con la loro intensa e generosa vita di studio, di ricerca e di ampia divulgazione hanno saputo far cogliere e dare voce a una teologia capace di esprimere che “la luce rende possibile la vita. Rende possibile l'incontro. Rende possibile la comunicazione. Rende possibile la conoscenza, l'accesso alla realtà, alla verità. E rendendo possibile la conoscenza, rende possibile la libertà e il progresso”». I nomi dei vincitori saranno comunicati prossimamente nel corso di una specifica conferenza stampa.
Inoltre, poiché in questi ultimi anni la pubblicazione dei due volumi scritti da Joseph Ratzinger su «Gesù di Nazaret» ha destato un notevole interesse non solo tra i lettori comuni, ma anche in ambito scientifico e universitario, la Fondazione vaticana sta organizzando, in collaborazione con tutte le Università Pontificie di Roma, un simposio su «Vangeli, ricerca storica e cristologia» in programma per l'autunno del prossimo 2013.
L'incontro, che si terrà a Roma nella sede della Lateranense, dal 24 al 26 ottobre, seguirà altri due appuntamenti curati dalla Fondazione stessa. Infatti, nel 2011 a Bydgoszcz, in Polonia, si era tenuto il primo convegno di alto valore scientifico cui avevano partecipato ben trentadue atenei. Il tema dei lavori, in sintonia con il pellegrinaggio compiuto dal Papa ad Assisi il 27 ottobre dello stesso anno, era stato «Pellegrini della verità, pellegrini della pace».
Quest'anno, per il secondo convegno si varca l'oceano, con destinazione il Brasile. L'appuntamento è fissato a Rio de Janeiro dall'8 al 9 novembre prossimi, quando le Università invitate affronteranno il tema antropologico: «Cosa fa sì che l'uomo sia uomo». Gli interventi avranno sullo sfondo del dibattito scientifico la prossima Giornata mondiale della gioventù in programma nella stessa città carioca nell'estate 2013. (gianluca biccini)


(©L'Osservatore Romano 20 luglio 2012)

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