mercoledì 6 giugno 2012

Vatileaks, Lombardi: non è improprio parlare di ricatto. Il Papa e la curia non sono in affanno e disorientamento. Continuano gli interrogatori, l'arrestato resta in Vaticano (Izzo)



VATICANO: LOMBARDI, NON E' IMPROPRIO PARLARE DI RICATTO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 6 giu. 


"E’ plausibile" affermare, "come ha fatto il programma tedesco della Radio Vaticana", che "non e’ giornalismo ma ricatto" la pubblicazione di una lettera sbianchettata promettendo che ne sara’ reso pubblico il contenuto se non si allontana qualcuno. Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi a proposito di quanto pubblicato domenica da un importante quotidiano italiano. "Quello che ho letto - ha spiegato il religioso che della Radio Vaticana e’ direttore - mi sembra non un consiglio dolce ma una minaccia grave. Per questo mi sembra plausibile parlare di ricatto". 


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VATICANO: LOMBARDI,PAPA E CURIA NON IN AFFANNO E DISORIENTAMENTO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 6 giu. 


"Il servizio del Santo Padre alla Chiesa universale continua: il Papa e’ il punto di riferimento solido e chiaro per la Chiesa e non si lascia turbare". Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. a proposito della situazione causata dalla sottrazione di documenti dall’appartamento pontificio e
dall’arresto del maggiordomo infedele in casa del quale sono stati trovati. 
"Non si puo’ parlare - ha spiegato Lombardi ai giornalisti - di affanno e disorientamento".
In Vaticano "si vive - ha aggiunto il portavoce - una situazione di dolore e di prova, questo e’ vero, ma ci sono elementi chiari e atteggiamenti precisi con cui si fa fronte".
In proposito padre Lombardi ha ricordato che "accanto all’inchiesta penale che continua", e’ al lavoro anche una Commissione Cardinalizia, che con una serie di audizioni "approfondira’ ulteriormente quanto e’ accaduto". "Si tratta - ha ricordato - di due procedimenti messi in cammino per volonta’ del Papa. E i tre cardinali potranno informare il giudici se nelle loro audizioni emergeranno altri fatti di rilievo penale".
"Quello avviato - ha concluso padre Lombardi - e’ un cammino che porta a recuperare fiducia. E’ chiaro che ci sono tempi necessari per chiarire bene cosa sia accaduto ma si procede.
L’atteggiamento che e’ stato assunto esprime una volonta’ precisa di fare chiarezza e costituisce per tutti un punto di riferimento, offre la sensazione di una strada che si percorre con pazienza e regolarita’ per capire e rimediare ai problemi".


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LOMBARDI, CONTINUANO INTERROGATORI; ARRESTATO RESTA QUI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 6 giu. 


Continuano in Vaticano, nel Palazzo dei Tribunali in piazza Santa Marta, gli interrogatori di Paolo Gabriele, il maggiordomo infedele del Papa. "Oggi - ha detto il portavoce - Paolo Gabriele e’ stato sottoposto a un secondo interrogatorio nell’ambito dell’istruttoria formale che e’ in corso. Probabilmente - ha aggiunto - si continuera’ con altri interrogatori, ma non domani, giorno festivo in Vaticano, e venerdi’ neppure: i giudici hanno altri impegni. Sabato non so". Per intanto "Gabriele resta in Vaticano agli arresti, e agli interrogatori assistono i magistrati e gli avvocati".
Padre Lombardi non ha escluso che possa essere stata gia’ chiesta la revoca degli arresti, ma ha detto che "il giudice istruttore decidera’ dopo aver approfondito meglio il quadro delle responsabilita’. Per ora e’ una pura elucubrazione pensare che Paolo Gabriele possa essere trasferito in altra localita’".
"Sui contenuti - ha spiegato padre Lombardi - le parti sono vincolate al segreto istruttorio, e le cose riportate dai media non hanno riscontro. Sono pure illazioni. Non ci sono informazioni su quello che e’ emerso".
Lombardi ha reso noto inoltre che Gabriele ha visto piu’ volte la moglie in questi giorni e che risulta solo "sospeso" dal servizio e non ancora licenziato. Quanto alle indagini, il portavoce non ha smentito che esse possano allargarsi ad altre persone, ma al momento "non ci sono elementi da comunicare: "le indagini - ha detto testualmente - continuano per vedere se ci sono altre responsabilita’, ma ad ora Gabiele e’ il solo imputato, il che non vuol dire l’unico che ha responsabilita’, ma semplicemente che non sono stati diffusi elementi concreti su altre persone coinvolte.
Nel briefing, padre Lombardi ha ricordato anche la differenza di "mandato" tra l’inchiesta penale e il consiglio dei cardinali: "i cardinali hanno un mandato piu’ ampio, possono dare elementi ai giudici, e se hanno rilevanza penale diventano oggetto dell’inchiesta penale. Ma i cardinali non fanno interrogatori, bensi’ audizioni che vengono tenute riservate per garantire un ampia possibilita’ di movimento".
Quanto al Papa, ha concluso Lombardi, "non credo che venga informato dei singoli passi dell’inchiesta, ma se ci sono notizie importanti gli vengono riferite. Anche la Commissione cardinalizia non gli riferisce continuamente, ma quando ci sono elementi". 


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5 commenti:

gemma ha detto...

forse c'è un errore nel titolo, volevi dire che il Papa e la curia non sono in affanno e disorientamento :)

Gianni ha detto...

meglio che il maggiordomo se ne stia in guardina, credo sia piu' al sicuro.

Anonimo ha detto...

Nuovo libro:
http://www.marcianumpress.it/libri/progetto-di-dio-la-creazione

Anonimo ha detto...

Per favore, Gianni! Tutta questa storia è tristissima realtà in cui corvi, ranocchie, avvoltoi e carogne sguazzano giubilanti. Non aggiungiamoci illazioni che non hanno ragione di essere. Se qualcuno di voi ha visto il fatto di oggi sa quanto è importante, in questo momento, evitare di perdere il buon senso e la lucidità.
A propposito di "lucidità" eccovene uno scadente esempio. Gad Lerner è deluso dal nostro Benedetto pur riconoscendone l'adamantina purezza. Secondo lui il Papa a Milano avrebbe fatto "finta di nulla".
http://infedele.vanityfair.it/2012/06/07/se-ratzinger-non-riesce-a-chiedere-aiuto/
Alessia

Anonimo ha detto...

Lerner ha il dente avvelenato con il papa e poi è lui il produttore di tutte le trasmissioni e le inchieste con annessi libri di Nuzzi,quindi....Si è dimenticato di quando il cardinale Ratzinger fece vendere migliaia di copie di Micromega per il dibattito a 3 con Flores d'Arcais(un altro che ce l'ha a morte col papa)sull'esistenza di Dio.....memoria corta è vero?GR2