venerdì 8 giugno 2012

Peccati, reati e riforma della Chiesa (Crippa). Riflessione (R.)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.
Vedo che Il Foglio insiste ancora sulla "Chiesa penitenziale" di Papa Benedetto.
Se il Vaticano e la Chiesa tutta sono usciti dal pantano nel 2010 possono dire grazie solo a Benedetto XVI che si e' caricato di ogni responsabilita', passata e presente (soprattutto passata), ed ha indicato la strada per il futuro. Solo il suo esempio ha aiutato le vittime. Unico Papa della storia ad avere incontrato gli abusati, Joseph Ratzinger ha dettato norme piu' severe e debellato una piaga che si trascinava da decenni.
La domanda che ci si dovrebbe porre (ma che nessuno ha il coraggio di fare) ed alla quale nessuno ha ancora risposto e' una sola: perche' ora e non prima?
Piaccia o non piaccia, la pedofilia non e' solo un peccato gravissimo ma anche un reato fra i peggiori del codice penale perche' segna profondamente le vittime.
La decisione di Papa Ratzinger di mettere, per cosi' dire, la Chiesa in purificazione e' stata profetica ed opportuna. Non e' il tempo dei tamburi ma della preghiera.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il ragionamento di quelli del Foglio sia piuttosto lampante. Come si fa ad avere come alleato politico una Chiesa penitenziale? Molto meglio una chiesa (minuscola questa) trionfante e rutilante anche se dai tombini esce una inarrestabile puzza di marcio.
Alessis

mariateresa ha detto...

del resto è stato Ferrara a chiamare la pedofilia nella chiesa una nullità statistica.
Più enorme di così.

un passante ha detto...

A proposito del Foglio, ma Ruini dov'è finito?

Anonimo ha detto...

Non solo Ferrara,ma anche Sallusti,Feltri e co.c'è un'immagine di ieri sera alla processione del Corpus Domini che mi ha colpito profondamente e mi ha fatto riflettere a lungo,ad un certo punto il papa,che era inginocchiato,si è alzato e i 2 cerimonieri si sono precipitati per farlo sedere,ma lui era attaccato al manutengolo e non lo ha mollato nonostante le insistenze ed è rimasto in piedi davanti al Santissimo Sacramento,dovremmo pensarci un pò tutti su questo aspetto di BXVI che emerge sempre di più,lui non vuole essere il centro dell'attenzione,ma lascia sempre la scena a Cristo che è il vero capo della chiesa.Lo capissero una volta per tutte tutti coloro che si affannano a dare consigli,a 'fare'il papa come loro aggrada,ma sono senza credo,e allora ogni cosa diventa difficile e inspiegabile senza la luce illuminante della fede.GR2

Anonimo ha detto...

x GR2:
ho visto anch'io la processione e quanto citi a me sembra solo logico: il Papa si e' messo seduto quando iniziava la salita, in modo da avere uno schienale su cui appoggiarsi.
L'articolo l'ho letto e lo devo rileggere, c'e' qualcosa di buono in mezzo ad altro di molto discutibile ma adesso sono troppo cotto mentalmente.

Anonimo ha detto...

Riletto l'articolo... e parte del buono sta' proprio nel sottotitolo.
L'articolo di Weiler ( http://paparatzinger5blograffaella.blogspot.it/2012/06/weiler-il-giurista-ebreo-che-ama.html postato ieri) evidenzia il problema da un'altra angolatura.

Weiler (su liberta' religiosa): "Questa posizione dovrebbe essere accolta da tutti secondo Weiler perché libera dal potere ogni uomo, non solo i cattolici. «Ma perché queste parole allora sono rifiutate?». Forse perché il potere preferisce obbligare gli uomini togliendo loro proprio la facoltà di ragionare?"

La spina nel fianco e' proprio qui. Questo ragionare in termini di liberta' non solo ti toglie dalle sacche del Potere, ma ti pone come Alterita' al Potere in quanto tale.
Ovviamente chi tira le fila del Potere tutto questo non lo vuole.

Interessante che anche il Prodi si accorge dell'urgenza di intervenire, proprio perche' la situazione si e' fatta molto critica.

raffaele ibba ha detto...

Raffa, perché prima Woitila è stato al centro di uno dei più importanti scontri politico-militari dell'intera storia umana, e per molte ragioni: la sconfitta del comunismo.
Per ottenere questa sconfitta ci si è alleati con chiunque e, quindi, anche con molti demoni che sono entrati da padroni in Vaticano.
Benedetto XVI sta ripulendo, ed in un momento di una crisi generale assai pesante e quindi di fortissima ridistribuzione dei capitali nel mondo, specie finanziari.
La stampa segue sempre, fa parte delle vettovaglie.

ciao r