lunedì 11 giugno 2012

Padre Lombardi: Il mito che il Vaticano non intende collaborare con la giustizia italiana non rispondendo alle rogatorie va sfatato


Vaticano: p.Lombardi, e' un mito che non collabori con inchieste


(ASCA) - Citta' del Vaticano, 11 giu 


''Il mito che il Vaticano non intende collaborare con la giustizia italiana non rispondendo alle rogatorie va sfatato''. 
Lo ha sottolineato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, in un briefing con i giornalisti. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha citato eventi saliti recentemente alla ribalta delle cronache, come quelli legati allo Ior, al rapimento di Emanuela Orlandi o all'inchiesta sugli ammanchi di denaro negli enti della diocesi di Trapani. ''Ci facciamo un punto d'onore di rispondere a tutte le richieste che ci sono pervenute'', ha detto sulla questione il presidente del tribunale vaticano, Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, secondo quanto riferito dallo stesso Lombardi.
Sul caso di Trapani, ad esempio, il portavoce vaticano ha spiegato che ''la rogatoria della Procura di Trapani non e' stata mai rifiutata. E' giunta in Vaticano il 9 maggio scorso per l'abituale via diplomatica ed e' stata inoltrata al Tribunale del Vaticano in vista della risposta''. Lombardi ha citato le dichiarazioni del procuratore di Trapani, Viola, che ha chiarito che ''la rogatoria non riguarda in alcun modo questioni di mafia o riciclaggio, ma l'indagine su una ipotesi di truffa ai danni di enti ecclesiastici della Diocesi di Trapani. Lo stesso procuratore ha dichiarato che la rogatoria e' stata avanzata in spirito di totale e reciproca collaborazione, e posso aggiungere che in tale spirito essa otterra' risposta secondo le procedure appropriate''.
Quanto a casi piu' lontani nel passato, come le rogatorie del 2002 sul crac del Banco Ambrosiano e il ruolo dello Ior, Lombardi ha sottolineato che la Santa Sede vuole ''rispondere con una certa puntigliosita' e non e' vero non ci sia la disponibilita' a collaborare''. 
In un comunicato dello scorso 9 febbraio, ha ricordato, si faceva riferimento a tre rogatorie di quell'anno: a due di quelle, ha ribadito il portavoce, e' stato risposto, mentre una terza ''non e' mai arrivata in Vaticano''. Anche sul caso Orlandi, ha ribadito Lombardi, ''ho indicato in un comunicato tutte le risposte alle rogatorie della giustizia italiana. Se poi la risposta e' piaciuta o meno questo e' un altro problema''.
Lombardi ha anche ribadito che gli inquirenti vaticani non hanno ancora inviato rogatorie all'Italia per il caso Vatileaks: ''Sinora non sono partite rogatorie, e non perche' ci sentiamo manchevoli''.


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