domenica 24 giugno 2012

Non solo i media tentano di dividere il Papa dai suoi collaboratori ma anche i preti (e non pochi fedeli)

Leggiamo e commentiamo:

Prete no global: 'Non fate offerte al Papa'

Don Vitaliano durante l'omelia: 'Offerte al Santo padre alimenterebbero le casse dello Ior'

Lo aveva annunciato e oggi, in occasione della "Giornata per la carità del Papa" lo ha ribadito dall'altare ai fedeli di Mercogliano (Avellino): "I soldi che raccogliamo - ha detto don Vitaliano - dovrebbero essere destinati a opere di carità del Santo Padre, ma andrebbero ad alimentare le casse dello Ior, che è una banca al centro di strane vicende. Non è certo la sua figura di guida ad essere in discussione, ma cosa c'entra una banca con il Vaticano e con la missione della Chiesta cattolica?".
Dopo un lungo silenzio, durato quattro anni, lontano dai cortei e dalle manifestazioni 'No Global', ritorna sui temi d'attualità don Vitaliano della Sala, il prete avellinese. "Da quattro anni - raccolta don Vitaliano - guido i mille fedeli della mia parrocchia, affidatami dopo un periodo di sospensione deciso allora dall'Abate di Montevergine durante il quale mi fu concesso di celebrare la Messa ma senza la presenza dei fedeli in Chiesa". Don Vitaliano parla delle sue vicende bevendo un caffé in un bar del Paese: "Non mi hanno neanche ridato ufficialmente l'incarico di parroco, ma solo quello di amministratore parrocchiale normalmente utilizzato per brevi periodi. Ciò non mi impedisce di dire quello che penso e, soprattutto quello che sento essere il sentimento dei miei fedeli".
Don Vitaliano preparandosi per la Messa nella sua Chiesa di San Pietro e Paolo tiene a sottolineare la sua devozione per il Papa: "E' un teologo eccelso, un saggio e soprattutto un uomo onesto, ma ciò che lo circonda è opaco". Gli fa eco uno dei suoi fedeli che lo assiste in sagrestia: "Noi lo vediamo come un marinaio in mezzo a una tempesta". 
"Ho letto che ieri - prosegue Don Vitaliano della Sala - il Papa ha incontrato cinque cardinali. Se è la chiarezza quella che cerca, avrebbe fatto meglio a incontrare cinque parroci, magari di piccoli paesi o di quartieri a rischio come Scampia a Napoli o lo Zen di Palermo. Loro, come me, sono il vero termometro di quale sia la considerazione dei fedeli, amplificata anche da questo particolare momento di crisi, verso i vertici della Chiesa".
Una volta sull'altare, al momento dell'omelia, iniziata con il racconto della nascita di San Giovanni Battista, don Vitaliano si è rivolto ai fedeli, una sessantina di persone in tutto, mostrando loro la locandina che promuove la "Giornata della Pietà del Papa" e poi ha detto: "Invece di dare i soldi al Vaticano devolveremo quanto raccolto oggi a persone in difficoltà della nostra comunità, magari a Giovanni". Un nome che tutti a Mercogliano conoscono: fu lui, Giovanni Barbieri, imprenditore della zona disperato per la sua azienda in crisi, a presentarsi in Banca lo scorso 25 maggio, con due bottiglie incendiarie in mano, intenzionato a dare fuoco ai locali del'istituto. Poco prima di compiere l'insano gesto aveva inviato un sms proprio a don Vitaliano: "non voglio fare male a nessuno", c'era scritto.

© Copyright Ansa

Passi che i fedeli ormai si stanno abituando a distinguere fra il Papa e tutti gli altri, passi che sui media si sprecano i superlativi (relativi ed assoluti) e non si perde occasione per scrivere "mai era accaduta una cosa simile", "mai si era vista una curia tanto allo sbando", ma che addirittura i preti si mettano a fare campagna contro la Giornata della Carita' del Papa...
Qualcuno ha spiegato a certi parroci, che non vedono l'ora di essere citati dall'Ansa (e poi da tutti i giornali), che le offerte che oggi i fedeli danno volontariamente al Santo Padre servono per aiutare i bisognosi sparsi in tutto il mondo?
Spero che in Vaticano si rendano conto del danno che questa storia dei corvi sta producendo.
Forza, quindi! Velocita' delle indagini e trasparenza nei risultati.
I mass media hanno molte responsabilita' ma gli attacchi piu' gravi vengono, come sempre, dall'interno della Chiesa. Mi dispiace doverlo ribadire ma non c'e' piu' tempo e, se necessario, occorre azzerare completamente la curia.
R.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

prete no global... no comment!

Anonimo ha detto...

Vitaliano,Gallo, Mazzi ,Ciotti cardinali italiani e non, a iosa,tutti a fare ramanzine al papa su come si deve fare il papa,non parliamo poi dei giornalisti che si autodefiniscono vaticanisti,quelli ne sanno 100.0000 volte più del papa; ho letto una bella definizione"Oggi non ci sono più apostoli,sono tutti padreterni",mi sembra assai calzante.....GR2

Anonimo ha detto...

"Qualcuno ha spiegato a certi parroci, che non vedono l'ora di essere citati dall'Ansa (e poi da tutti i giornali), che le offerte che oggi i fedeli danno volontariamente al Santo Padre servono per aiutare i bisognosi sparsi in tutto il mondo?"

E qualcuno ha spiegato a chi gestisce questo blog che don Vitaliano ha anche detto che le offerte raccolte nella messa verranno devolute ai bisognosi sparsi sul territorio locale dove sono raccolte (e che se non erro fa parte del mondo anche lui)?

Raffaella ha detto...

E allora?
E' una giustificazione?
R.

Anonimo ha detto...

Ma chi commenta, c'era alla messa di don Vitaliano di ieri? Io c'ero...e posso dire che il ragionamento non faceva una grinza...i soldi che sono stati raccolti saranno usati per le necessità dei bisognosi del territorio irpino (che fa parte del mondo).