lunedì 18 giugno 2012

Lombardi: Gabriele resta ancora in cella. La commissione cardinalizia, che indaga a tutto campo, ha ascoltato 23 testimoni, fra cui il maggiordomo. Moneyval contraria ad anticipare i contenuti del rapporto (Izzo)


VATICANO: LOMBARDI, PAOLO GABRIELE RESTA ANCORA IN CELLA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 giu. 


Mentre proseguono gli approfondimenti e i riscontri sulle sue dichiarazioni e in attesa di nuovi interrogatori formali "permane la situazione di custodia cautelare per Paolo Gabriele". Lo ha precisato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
I magistrati - ha detto Lombardi ai giornalisti - stanno svolgendo i necessari accertamenti e per qeusto i nuovi interrogatori formali di Paolo Gabriele non sono ancora stati fissati. Ma si svolgeranno a breve". Secondo il portavoce, del resto, "lo studio della documentazione sequestrata e i riscontri in atto aiutano gli interrogatori affinche' l'inchiesta sia essere piu' consistente e attendibile". 
Nel briefing di oggi padre Lombardi ha caldamente invitato i giornalisti a non trarre conclusioni di nessun tipo dalle informazioni che egli sta dando quotidianemente. 
Nemmeno che in effetti il maggiordomo stia davvero collaborando con la giustizia vaticana. A nome di Gabriele, ha ricordato infatti il portavoce della Santa Sede, "la collaborazione piena era stata dichiarata all'inizio dagli avvocati, chiaramente e pubblicamente. Pero' ora le verifiche sono in corso. 
Se c'e' collaborazione allora deve continuare. Non e' tutto concluso e su quello che ha detto o non detto - ha assicurato - non filtra nulla". Quanto alle condizioni di carcerazione di Gabriele, Lombardi ha confermato siolo che "ieri ha potuto nuovament eincontrare i familiari e partecipare con loro alla messa". 


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VATICANO: DAI CARDINALI 23 TESTI, TRA CUI IL MAGGIORDOMO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 giu. 


"La Commissione cardinalizia ha ascoltato finora 23 persone tra superiori e impiegati dei dicasteri vaticani, chierici e laici e anche altre persone che potevano essere informate dei fatti". Lo ha precisato il portavoce delal Santa Sede, padre Federico Lombardi, che ha fatto pero' un solo nome di persona ascoltata nelle audizioni, e cioe' quello del maggiordomo infedele del Papa, Paolo Gabriele. "Non faccio altri nomi se non questo che e' gia' conosciuto e per quanto riguarda altri nomi che possono circolare e che comunque non confermo vi ricordo - ha detto padre Lombardi ai giornalisti - che essere ascoltati dalla Commissione non significa essere sospettati di alcunche'". 


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VATICANO: LOMBARDI, COMMISSIONE CARDINALI INDAGA A TUTTO CAMPO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 giu. 


"La Commissione cardinalizia resta libera di muoversi in tutte le direzioni". Lo ha precisato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi nel briefing di oggi. "I cardinali - ha detto - hanno riferito al Papa ma al di fuori di questo incontro non hanno fatto considerazioni di qualunque tipo su mandanti o complici". "Tutti - ha confidato Lombardi - siamo in attesa di saperne di piu', ma ci sono tempi di attesa necessari" e "non e' corretto basarsi su fonti non attendibili per avanzare ipotesi su chi possano essere stati, se ci sono stai, mandanti e complici".
Secondo Lombardi, la volonta' del Papa e l'incarico dato alla Commissione Cardinalizia sono chiarissime e riguardano la necessita' di fare piena luce sull'accaduto. "Per questo - ha scandito - occorre aspettare che ci siano riscontri e il quadro sia completo". Commentando poi l'intervista del segretario di Stato Tarcisio Bertone a Famiglia Cristiana, nella quale il porporato sembra escludere sospetti su cardinali per il caso Vatileaks, padre Lombardi ha aggiunto: "Bertone e' del tutto autorevole nelle cose che dichiara, e rinnova la fiducia giustamente a tutti i collaboratori del Papa. 
E anche io personalmente sono del tutto tranquillo che questa sia la situazione. Ma l'inchiesta non la do' per chiusa perche' non lo e', infatti i tre cardinali hanno ancora Spazio e liberta' di approfondimento".
"Nell'intervista di Bertone a Famiglia Cristiana - ha detto ancora padre Lombardi - il punto importante mi sembra sia l'invito a approfondire il rapporto tra la liberta' di stampa e la liberta' di espressione personale, che prevede la tutela della segretezza della corrispondenza e la tutela della privacy". "Si tratta - ha aggiunto - di diritti che in alcune situazioni appaiono confliggenti, e dei quali occorre verificare i limiti sotto il profilo della correttezza etica e dei confini giuridici". Personalmente, ha voluto chiarire il portavoce, "se sono qui a rispondere alle domande dei giornalisti su questa vicenda e' perche' ritengo che ci sia un diritto dei media ad avere delle informazioni, ma ribadisco che questo non puo' essere esercitato, come talvolta avviene in questi giorni, costruendo servizi giornalistici su elementi fragili o immaginari".
L'inchiesta dei cardinali e quella della magistratura vaticana, ha quindi ripetuto Lombardi, "proseguono con i loro tempi. Siamo - ha osservato - in una fase di attesa: saremmo contenti se si potesse fare chiarezza rapidamente, ma non possiamo bruciare le tappe di una vicenda complessa, che ha impiegato anch'essa del tempo a svolgersi". "Davanti a indiscrezioni su quanto starebbe emergendo - ha poi suggerito Lombardi ai giornalisti - ponetevi la domanda se quella persona che considerate la vostra fonte e' davvero attendibile. E vi consiglio - ha continuato sempre rivolto ai giornalisti - di essere prudenti anche nella lettura generale dell'accaduto: non tutte le dimensioni di un dibattito che esiste anche nella Chiesa vanno lette come lotta di potere o forme di complotto. Si tratta di schemi eccessivamente negativi mutuati da altri ambienti". Secondo padre Lombardi, "lo sforzo dei media in questa situazione dovrebbe essere quello di descrivere le cose con obiettivita'. Anche perche' da parte della Commissione Cardinalizia e dei giudici si cerca di fare luce su tutto con meticolosita'". "Personalmente - ha poi concluso il direttore della Sala Stampa della Santa Sede - ritengo che a questo punto una lettura esplicativa interpretativa di quello che e' successo sia ancora del tutto prematura". 


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IOR: LOMBARDI, MONEYVAL CONTRARIA A ANTICIPARE CONTENUTI RAPPORTO


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 giu. 


"Moneyval considera una molto grave mancanza di correttezza anticipare i contenuti dei suoi rapporti prima dell'assemblea". Lo ha affermato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, condannando le anticipazioni di stampa sul Draft che sara' discusso a Strasburgo dal 2 al 6 luglio. In merito, padre Lombardi si e' limitato a definire comunque "inaccurata" la ricostruzione pubblicata da un quotidiano. "Debbo deprecare - ha spiegato - che si diffondano informazioni parziali e posso dire che i fatti sono presentati in modo inaccurato". 


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