giovedì 28 giugno 2012

Il Papa alla delegazione del Patriarcato di Costantinopoli: Dio onnipotente ci doni una comunione sempre più piena secondo la sua volontà


BENEDETTO XVI: A DELEGATI PATR. COSTANTINOPOLI, “COMUNIONE SEMPRE PIÙ PIENA”


L’auspicio che “Dio onnipotente ci doni una comunione sempre più piena secondo la sua volontà, cosicché ‘con un cuor solo e un‘anima sola’” possiamo “sempre esaltare il suo nome”. Ad esprimerlo è stato questa mattina Benedetto XVI, ricevendo in udienza in Vaticano la delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, inviata da Bartolomeo I per partecipare alla celebrazione della solennità dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno), patroni della città e della Chiesa di Roma. 
“Mentre affidiamo all’intercessione dei gloriosi apostoli e martiri Pietro e Paolo la nostra supplica affinché il Signore” ci conceda di “pervenire presto al giorno benedetto nel quale potremo condividere la mensa eucaristica - ha detto il Papa -, leviamo le nostre voci nell‘inno a Dio per il cammino di pace e riconciliazione che ci consente di percorrere insieme”. “È la predicazione” di Pietro e Paolo, “sigillata dalla testimonianza del martirio, il fondamento solido e perenne sul quale si edifica la Chiesa, e nella fedeltà al deposito della fede da loro trasmessa troviamo le radici della comunione che abbiamo già sperimentato tra noi”. Richiamando il 50° dell‘apertura del Concilio, che sarà celebrata solennemente il prossimo 11 ottobre, Benedetto XVI ha rammentato che con la presenza all’assise di “alcuni rappresentanti del Patriarcato ecumenico” ha avuto inizio “una nuova importante fase delle relazioni tra le nostre Chiese”. 
Dal Pontefice la lode al Signore “per la riscoperta della profonda fraternità che ci lega” e “per il cammino percorso in questi anni dalla Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa”, e “l’auspicio che possano realizzarsi progressi anche nella fase attuale”. Quindi il ricordo “dell’indimenticabile patriarca ecumenico Athenagoras”, di cui tra pochi giorni ricorrerà il 40° della morte. Athenagoras, il beato Giovanni XXIII e il servo di Dio Paolo VI, ha rammentato Benedetto XVI, “sono stati promotori di iniziative coraggiose che hanno aperto la strada a relazioni rinnovate tra il Patriarcato ecumenico e la Chiesa cattolica”. 
“È per me motivo di particolare gioia - ancora parole del Papa - constatare come Sua Santità Bartolomeo I segua, con rinnovata fedeltà e feconda creatività, la pista tracciata dai suoi predecessori i patriarchi Athenagoras e Dimitrios, distinguendosi a livello internazionale per la sua apertura al dialogo tra i cristiani e per l‘impegno al servizio dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo”. 
Ringraziando i membri della delegazione per la loro presenza, Benedetto XVI ha chiesto loro di portare a Bartolomeo I i suoi “sentimenti di affetto fraterno e viva gratitudine”, assicurando la propria preghiera “affinché il Signore” gli conceda “salute e forza”, e “doni prosperità e pace al Patriarcato ecumenico”. 


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Don Schmidberger (FSSPX) alla FAZ: "Ci sono persone in Vaticano che, contro il volere del Papa, ostacolano la riconciliazione".

http://www.faz.net/aktuell/politik/ausland/wiederaufnahme-in-die-kirche-piusbrueder-offenbar-weiter-unschluessig-11801199.html
Alberto