mercoledì 23 maggio 2012

Vito Mancuso: il libro di Nuzzi non è un attacco a Benedetto XVI, anzi, nei suoi confronti emerge fiducia per la rettitudine e la purezza spirituale


Vaticano/ Vito Mancuso: Vatileaks attacco a Bertone, non al Papa

Roma 23 mag. (TMNews) - Il libro 'Sua Santità' di Gianluigi Nuzzi, che pubblica documenti riservati di una fuga di notizia ribattezzata 'Vatilekas' dal Vaticano, "non è un attacco a Benedetto XVI, anzi, nei suoi confronti emerge fiducia per la rettitudine e la purezza spirituale", secondo Vito Mancuso, teologo intervenuto alla presentazione del volume con lo stesso Nuzzi alla sede della stampa estera a Roma "E' un attacco formale e sostanziale nei confronti del principale collaboratore del Papa", il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, secondo Mancuso. (TMNews)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

See... c'e' da fidarsi di Mancuso come della candeggina come dentifricio: avvelena dando l'illusione di sbiancare.

gianniz ha detto...

Non so se esiste un ateneo che abbia corsi di laurea in 'ipocrisia-mediatica bella e buona'.
Ci sarebbero due cattedratici disponibili da subito: Mancuso, il primo, Nuzzi, il secondo!!!!!! Gli altri (non mancano) si mettano in fila!

gemma ha detto...

Suona strana tutta questa sollecitudine e tanto amore da parte degli anonimi nei confronti di Benedetto XVi e poi sentire Nuzzi in conferenza stampa che dedica ampia parte alla cena del Papa con Napolitano ed alle ingerenze sulle coppie di fatto e sull'ici. Suona pure strano che qualche cattolico amico e difensore di Nuzzi questa parte non l'abbia recepita in senso anticlericale, eppure queste argomentazioni sono il principale cavallo di battaglia laicista. Ma sono gli argomenti, oltre allo Ior, su cui l'autore pare insistere di piu in conferenza stampa.
Saranno anche fotocopiatori con le stimmate i passacarte di Nuzzi, ma mi chiedo perché la coscienza gli abbia parlato solo dal 2009, come se ai tempi di Maciel o delle nomine col Papa quasi sul letto di morte, ci fosse quel circolo virtuoso e quella governabilità della chiesa che poi improvvisamente non hanno visto più. E resta il fatto che di chi non ci mette la faccia apertamente difficilmente ho stima. E questo e' un'insegnamento che ho ricevuto dalla parte laica della mia famiglia, sentire ora che in nome dello spirito evangelico c'è gente che agisce nell'ombra mi fa venire sempre piu voglia di cedere all'anima non evangelica della mia educazione. In tutto ciò io non mi riconosco, ne' negli intrighi della segreteria di stato, ne' negli anonimi che tradiscono a fin di bene e nemmeno in chi telefona a nuzzi per rassicurarlo che il 75% in curia romana e' con lui mentre i cardinali siedono a tavola col Papa che li chiama amici.
Se qualcuno vuol sentire la conferenza stampa sul libro c'e l'audio sul sito di radio radicale

Fabiola ha detto...

D'accordo con Gemma.
Leggo su un altro post (Petrus, non comprate...) che il signor Nuzzi sarebbe quasi un benemerito perché fa emergere la limpidezza di Benedetto in mezzo a una curia corrotta e indegna. Non ho parole.
Benedetto non sarebbe d'accordo: li chiama amici.
E' poco intelligente o dissimula?
Ha bisogno di amici come Nuzzi? Ne ha bisogno la Chiesa?
Mi sembra si giudichi esattamente col giudizio del mondo e da esso ci si faccia dettare i criteri di azione e reazione: compriamo il libro, anzi, diffondiamolo nelle parrocchie...i ladri di corrispondenza privata e i ricettatori sono i veri benefattori di questa Chiesa smarrita, tanto il Papa ne esce bene.
Siamo al fine che giustifica i mezzi.

Anonimo ha detto...

Te lo dico apertis verbis, Fabiola, dopo questi sette anni di passione accanto a Papa Benedetto io sono giunta al punto che mi interessa solo di lui e credo solo in lui, il Vicadio di Cristo. Il resto, per me, sono davvero macerie tanto sono segnata ad ciò che ho visto, letto e vissuto. Naturalmente spero di pote cambiare idea, spero che qualcosa cambi ma non sarà grazie a "Maria" e soci che sono dei vigliacchi.
Alessia

Anonimo ha detto...

Quanto al fine che giustifica i mezzi è un "sistema" vecchio come il mondo, assai praticato nel precedente pontificato.
Alessia

Anonimo ha detto...

E infatti andando avanti per lunghi tempi con la logica del "il fine giustifica i mezzi" vedi oggi come ci ritroviamo. Al "si salvi chi puo'".

«Il bene bisogna farlo bene. La politica del prete è quella del Vangelo» (San Giuseppe Cafasso).

Raffaella ha detto...

Vero! Occorre un'inversione di tendenza.
Non e' difficile: basta guardare a Benedetto XVI.
R.

Fabiola ha detto...

Te lo dico apertis verbis, Alessia, per me questi sette anni sono stati anni di passione sì, ma, secondo la ricchezza di questa parola, anni terribili e splendidi. Guardando a Benedetto sono stata chiamata a guardare dove lui guarda: a Cristo nella Sua Chiesa.
E' la Chiesa che mi porta Cristo, è nella Chiesa,che Benedetto è cresciuto fino a diventare questa luce gentile che ci illumina tutti: amici. Perché lui è di Cristo.
Se lo trovi, ti consiglio un vecchio testo del card. Ratzinger: Perché sono ancora nella Chiesa. Erano gli anni '70 e, tutt'intorno, maxime tra i cristiani, rimbombava lo slogan: Cristo sì, Chiesa no. Egli rispose da par suo.
Amare, difendere, lottare per Benedetto non può essere diverso dal farlo, in Cristo, per la Chiesa. Ce lo testimonia ad ogni respiro. Siamo nella squadra vittoriosa, nonostante e dentro tutto il nostro male. Nella grande luce di Cristo, accendiamo la nostra piccola luce "che afferma" dice il Poeta. Non ci è stato promesso nessun riconoscimento del mondo ma questa nostra scalcagnata Chiesa è la possibilità che la luce si diffonda, come è avvenuto per me e per te.
Benedetto è sereno, si sente sicuro e custodito in mezzo ai suoi amici. Questo è possibile, è vero, anche per noi.
Perdona il tono, ma neppure la curia, romana, milanese o qualsivoglia può oscurare questa certezza.
E' facile, ha ragione Ibba, basta guardare a Benedetto XVI.
Con affetto.

Fabiola ha detto...

Scusa, Raffaella, l'ultimo post era tuo non di Ibba. Perdona il refuso.

Anonimo ha detto...

anch'io mi fido solo di papa Benedetto,e se sono ancora nella chiesa,anzi se sono ritornato nella chiesa,nonostante tutto,lo devo a lui,quando vedo il suo volto sereno e i suoi occhi che guardano'oltre'mi sento al sicuro e so di essere in buone mani,lui ci porterà fuorida questa tempesta,duc in altum,Benedicte,siamo dalla parte giusta,perchè lui è il dolce Cristo in terra,gli altri sono solo chiacchiere che volano nel vento...GR2

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Non comprerò il libro, per non dar oboli a dubbi "amici" della Chiesa!