giovedì 17 maggio 2012

Verso trattative separate con Mons. Fellay e gli altri tre vescovi lefebvriani (Il Tempo)


VATICANO VERSO TRATTATIVE SEPARATE CON FELLAY E GLI ALTRI TRE VESCOVI TRADIZIONALISTI


Spaccatura tra i lefebvriani


Tra le tante questioni spinose legate al governo della Chiesa ce ne sono due che senza dubbio rivestono una grande rilevanza per il Pontefice.
La prima riguarda la Fraternità San Pio X. Una soluzione sembrava vicina dopo la risposta giunta il 17 aprile ai chiarimenti chiesti dalla Pontificia commissione Ecclesia Dei, che considera impescindibile l'accettazione del «preambolo dottrinale» per rientrare nella piena comunione con Roma. Ieri si è riunita la sessione ordinaria della Congregazione per la dottrina della fede ed è stata discussa anche la risposta di Mons. Bernard Fellay. La Congregazione, presieduta dal card. Levada, ha formulato alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità. Come ha sottolineato il portavoce vaticano padre Lombardi, la questione è ancora aperta. I tempi non sembrano più così rapidi e soprattutto «non è detto che la soluzione inglobi tutte le posizioni». Infatti, «in considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente». Tra i seguaci del vescovo scismatico svizzero si sarebbe creata una profonda spaccatura. Nei giorni scorsi, diffuso da un forum tradizionalista, era finito su internet uno scambio di lettere riservate tra Fellay, favorevole all'accordo con il Vaticano, e gli altri tre vescovi invece contrari: Alfonso de Galarreta, Nicolas Tissier de Mallerais e Richard Williamson. Quest'ultimo, come noto, è tra l'altro su posizioni antisemite. I tre dissidenti hanno scritto a Fellay di non condurre la Fraternità «a una profonda divisione senza ritorno» e lanciato una serie di accuse contro il pensiero teologico e dottrinario di Benedetto XVI. La replica, indiretta, arriva dal presidente del Pontificio consiglio per l'Unità dei cristiani card. Koch che ieri, durante una conferenza stampa con il rabbino Jack Bemporad, ha sottolineato che «non si può essere cattolici e non accettare il Concilio Vaticano II, il magistero della Chiesa successivo e la Nostra Aetate (che regola i rapporti con gli ebrei, ndr), così come tutti i documenti, i decreti e le costituzioni del Concilio sono vincolanti per ogni cattolico». Altra situazione delicata quella dei Legionari di Cristo, per i quali Benedetto XVI ha disposto da tempo la visita apostolica, ovvero un'ispezione, affidata al card. Velasio De Paolis, dopo lo scandalo pedofilia che ha travolto il fondatore Marciel Maciel. Padre Thomas Williams, professore di teologia e etica presso l'ateneo Regina Apostolorum di Roma, ha ammesso di avere un figlio. Williams è anche commentatore per alcuni grandi network televisivi americani. Il Superiore del movimento religioso per l'Italia, padre Nader, ha scritto una lettera sul caso rivolta a tutti i legionari e al braccio laico dell'organizzazione Regnum Christi, nella quale fra l'altro viene riportato quanto ha detto lo stesso Williams: «Sono profondamente pentito per questa trasgressione ed ho cercato di riparare. I miei superiori ed io abbiamo deciso che la cosa migliore per me sarà prendere un anno per riflettere sui miei doveri di sacerdote, senza esercitare ministero pubblico. Sono veramente mortificato per tutti coloro che saranno feriti da questa rivelazione e vi chiedo preghiere mentre cerco la maniera migliore di procedere per il futuro».


© Copyright Il Tempo, 17 maggio 2012 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunicato del Superiore del Distretto italiano della FSSPX
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=640:comunicato-del-superiore-di-distretto&catid=53:attualita&Itemid=50
Mi conferma che la situazione per Mons. Fellay si è fatta drammatica.
Alberto

Anonimo ha detto...

La situazione è drammatica da cinquant'anni col disordine permanente e totale sfascio dognatico e liturgico non certo per colpa di mons. fellay...se romperanno con la FSSPX la Chiesa cattolica condanna se stessa resterà la chiesa di montini,dei vari Poletti,marcinkus e ...cripte varie di Sant'Apollinare...

Anonimo ha detto...

Fellay tornerà(forse)gli altri tre no,tra l'altro c'è in ballo anche un notevole patrimonio da gestire e si sa che qualsiasi chiesa è sempre stata piuttosto sensibile alla vile pecunia,a qualsiasi ordine o regola appartenga.Non so chi ci guadagna o ci perde in questa incresciosa vicenda.....