domenica 27 maggio 2012

Vaticano, in un archivio le carte rubate, nuovi guai per il maggiordomo del Papa (Giansoldati)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'articolo parla esplicitamente di "scatoloni di documenti riservati". Quindi roba cartacea, fotocopie e cosi via.
A me i conti non tornano.
Se decido di fare la spia devo cercare di dissimulare e lasciare il meno tracce possibile. Ian Fleming ha fatto una fortuna con i romanzi di James Bond.
Ora, vi sembra minimamente logico che ti tieni "scatoloni di documenti riservati" quando:
a) sai che c'e' in corso una indagine
b) sai che un sacco di gente e' nell'occhio del mirino causa leaks precedenti (cfr la storia Vigano')
c) sai che per la posizione che hai sei uno dei piu' facili indagabili????
Dico, al giorno d'oggi non c'e' bisogno di essere James Bond o Ian Fleming per trovare qualche altro sistema meno "compromettente": archiviazione digitale.
Scannerizzi tutto, sbatti su una micro sd e voglio vedere se vengono a farti uan perquisizione in casa cosa trovano... una microsd da 2cm x 1cm la nascondi in qualsiasi buco, anche nella cuccia del cane.
Altro che scatoloni di carte.

Non voglio esprimere giudizi o pareri riguardo al Maggiordomo, ma a mio avviso la cosa puzza forte.

Anonimo ha detto...

Bisogna vedere chi sono i mandanti...o se paoletto sia il capri espiatorio per coprire magagne più grosse