mercoledì 23 maggio 2012

Presentato l'Incontro mondiale in programma a Milano. Famiglie protagoniste nella società e nella Chiesa (O.R.)


Presentato l'Incontro mondiale in programma a Milano


Famiglie protagoniste nella società e nella Chiesa


Oltre un milione di fedeli da novanta nazioni attesi per la messa di Benedetto XVI; trecentomila quelli previsti alla Festa delle testimonianze; cinquantamila quanti visiteranno la Fiera internazionale, con i suoi oltre cento stand. E poi trentaquattromila posti letto messi a disposizione da undicimila famiglie per il periodo dell'avvenimento, tredicimila messi a disposizione dalle parrocchie e cinquantamila per «l'accoglienza leggera» con sacco a pelo; cinquemila volontari, quasi settemila iscritti al Congresso internazionale teologico-pastorale -- più della metà provenienti da Sud America, Europa e Africa -- e cinquantamila euro raccolti per il Fondo accoglienza famiglie dal mondo. 
A una settimana dall'apertura del VII Incontro mondiale delle famiglie, che si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno, tutto è pronto a Milano per ospitare l'avvenimento e per accogliere Benedetto XVI che parteciperà alle celebrazioni conclusive. Lo hanno reso noto stamattina, martedì 22 maggio, i due principali organizzatori, i cardinali Angelo Scola, arcivescovo ambrosiano, ed Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, parlando -- insieme al professor Pierpaolo Donati, ordinario di sociologia all'università di Bologna -- ai giornalisti accreditati nella Sala Stampa della Santa Sede.
Il cardinale Scola in particolare si è soffermato sul tema dell'Incontro che, collegando i tre aspetti fondamentali della vita quotidiana dell'individuo -- famiglia, lavoro e riposo -- fa emergere due tratti dell'esperienza umana: l'unità della persona e il suo essere sempre in relazione. «La famiglia fondata sul matrimonio fedele tra un uomo e una donna e aperta alla vita -- ha spiegato -- continua a imporsi come la via maestra per la generazione e la crescita della persona».
Il porporato ha poi sottolineato come a conferma dell'importanza di questo Incontro, impreziosito dalla presenza «per ben tre giorni» del Pontefice, impressioni la risonanza che esso sta avendo nei mezzi di comunicazione non solo in Italia. «La famiglia nella sua natura propria, come indispensabile risorsa che necessita di politiche specifiche, forse anche sulla scia della grave crisi che stiamo attraversando, è al centro dell'attenzione» ha detto. E in tal senso, «le scelte del VII Incontro indicano una strada percorribile per la nuova evangelizzazione». Per questo il cardinale Scola ha accennato alla singolare iniziativa del «Congresso dei Ragazzi: il Giardino», grazie al quale da 30 maggio al 1° giugno un migliaio di giovanissimi, di ogni fascia di età, figli dei congressisti, approfondiranno in vari modi i temi della generazione, dell'identità e della differenza, della reciprocità e della responsabilità sociale. Quindi ha annunciato che Benedetto XVI, oltre a pranzare domenica 3 con cinque famiglie in rappresentanza di tutti i continenti, ha voluto offrire alle persone povere di Milano un pasto che, tramite la Caritas ambrosiana, sarà servito nelle mense dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il porporato ha poi elencato i numeri dell'avvenimento, rilanciando la grande attenzione mediatica che esso sta suscitando attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali e attraverso quelli più innovativi: oltre mille i giornalisti finora accreditati, un terzo dei quali non italiani; 2.200 gli articoli apparsi sulla stampa dall'inizio dell'anno (trecento solo nell'ultima settimana); oltre seicentomila le visite al sito ufficiale (www.family2012.com); quattordicimila gli amici nella pagina Facebook, oltre mille twitter-followers e più di centomila visualizzazioni del canale YouTube.
Da parte sua il cardinale Antonelli ha ripercorso le attività svolte dal proprio dicastero in vista dell'appuntamento milanese: dalle catechesi preparatorie tradotte in undici lingue -- comprese arabo e russo -- al seminario internazionale del 2009 sulla famiglia cristiana soggetto di evangelizzazione; dalla plenaria del 2010 dedicata ai diritti dell'infanzia, all'incontro con le associazioni pro-vita dello stesso anno; fino alla plenaria del 2011 nel trentennale della Familiaris consortio e della creazione del Pontificio Consiglio. Quindi ha evidenziato come sia ricchissimo il magistero di Benedetto XVI sulla famiglia, «chiaro segno di un'attenzione non inferiore a quella del predecessore».
Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, il porporato ha espresso una ragionevole preoccupazione per il progetto normativo volto a introdurre in Italia il cosiddetto divorzio breve. «A me sembra che l'impegno debba essere quello di ricostruire e ritrovare l'unità coniugale», ha spiegato indicando l'esperienza del movimento canadese Retrouvaille, in cui famiglie che hanno rischiato il naufragio si impegnano in una pastorale del sostegno alle coppie in crisi. «Questo atteggiamento -- ha auspicato -- deve essere un compito anche delle istituzioni, bisogna lavorare per il matrimonio stabile, certo sempre nel rispetto della libertà delle persone; e però il divorzio breve non mi sembra che vada in questa direzione».
Il cardinale Antonelli ha anche parlato di altre esperienze pastorali in cui le famiglie sono protagoniste, come quella di gioco-catechismo nella provincia di Trento, in cui attraverso attività ludiche i genitori trasmettono ai propri figli i contenuti della fede cristiana. «La virata -- gli ha fatto eco il cardinale Scola -- è proprio questa: passare dalla considerazione della famiglia come oggetto della pastorale a soggetto della stessa che si assume responsabilità nell'ambito della vita sociale ed ecclesiale».



(©L'Osservatore Romano 23 maggio 2012) 

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